Bologna, racket del pedaggio abusivo: "Due euro o da qui non passi" / VIDEO

Piazza Rossini, Rachid Daniane (Café Paris) ha filmato la scena

Chiesti due euro per passare con la macchina

Chiesti due euro per passare con la macchina

Bologna, 27 giugno 2017 - "Dammi due euro o da qui non passi". La richiesta dal vago sapore mafioso, per pretendere quello che a tutti gli effetti può essere definito il pizzo del pedaggio, sarebbe stata fatta l’altra notte in piazza Rossini, vicino a via Zamboni, da un ragazzo a Rachid Daniane, socio del Café Paris, e a un altro automobilista che lo seguiva. Daniane, per evitare problemi, ha pagato i due euro, ma poi si è fermato e ha ripreso la scena. Nel video (visibile sul sito del Carlino) si vede il giovane, che lo stesso Daniane definisce come "un noto spacciatore della zona", piazzarsi davanti alla seconda auto per non farla passare e scansarsi solo quando l’automobilista accelera.

"Era quasi mezzanotte e mezza quando sono stato bloccato da questo ragazzo, uno di quelli che vende droga sotto il portico vicino al conservatorio, che mi ha chiesto due euro per passare in auto – racconta Daniane –. Saranno state quattro persone, uno davanti all’auto che chiedeva i soldi e altri tre controllavano la zona". Un altro inquietante episodio di racket, questo, che si aggiunge a quelli legati alla vendita abusiva degli alcolici e della droga in piazza Verdi e dintorni, e alle minacce messe in atto da pusher e abusivi ai commercianti.

"Questa situazione sta diventando insostenibile, perché non è possibile che queste persone diventino padroni della zona universitaria – continua Daniane –. Quanto accaduto è una cosa gravissima, vince chi è più forte in pratica. L’amministrazione ora deve intervenire in maniera concreta, con controlli mirati contro abusivi e spacciatori, che ormai hanno preso possesso delle piazze".

Come se non bastasse, in piazza Verdi sabato notte il titolare di un bar già minacciato dagli abusivi nei giorni scorsi si è beccato gli insulti anche di un pusher: "Non posso trovarmi alle 2.30 uno spacciatore che mi urla in faccia: ‘sei un infame di m..., non ci lasci lavorare, io ti faccio...’ – scrive l’oste in una chat di WhatsApp –. È inaccettabile, che faccio, una denuncia ogni sera?".

Le minacce, però, come raccontano anche lo stesso Daniane e Massilimiliano Bolelli del Balanzone sono all’ordine del giorno: "Gli abusivi vengono fuori dai nostri locali e rompono le bottiglie e ci insultano – racconta Bolelli –. Io, però, non mi faccio intimidire". Proprio su questi episodi, allora, la polizia ha intenzione di vederci chiaro, tanto che ieri pomeriggio alcuni osti sono stati ascoltati in Questura.

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