Bologna, ecco il presepe di Palazzo d’Accursio / FOTO e VIDEO

Collocato nel cortile d'onore del Comune, è stato realizzato dallo scultore Luigi Enzo Mattei. Il vescovo Zuppi: “Così l’arte comunica il mistero di Natale“

Il vescovo di Bologna, Matteo Zuppi, benedice il presepe a palazzo d’Accursio (Foto Schicchi)

Il vescovo di Bologna, Matteo Zuppi, benedice il presepe a palazzo d’Accursio (Foto Schicchi)

Bologna, 13 dicembre 2017 – E’ stato svelato questo pomeriggio il tradizionale presepe del Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, ‘la Sacra Natività’, opera realizzata dallo scultore Luigi Enzo Mattei (VIDEO) «Un presepe tradizionale», come definito dallo stesso artista, «legato alla plasticità delle nostre immagini che Niccolò Dall’Arca e Jacopo Della Quercia hanno plasmato».

«Il presepio – spiega lo scultore – rappresenta ovviamente la Sacra famiglia e la natività, ma con ulteriori chiavi di lettura. Il bambino attende di essere allettato dalla ‘Madonna del Latte’: Dio si fa bambino e attende di nutrirsi dell’umanità di cui si è fatto. Di fianco c’è ‘Giuseppe della culla’, che richiama in qualche modo un po’ di presunzione, e cioè quella di voler essere un padre putativo che vuole provvedere praticamente e materialmente ai bisogni della famiglia».

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«A lato, invece, ci sono i pastori – continua Mattei – che rappresentano alcuni valori tipici della nostra città, come devozione e ammirazione: si ergono e sono pronti e disponibili. Poi gli animali, con il bue voltato quasi come ad accorgersi per primo di cosa stia succedendo, prerogativa che spesso molti animali hanno, cioè captare fin da subito cosa accade vicino a loro. Infine gli angeli, con lo sguardo rivolto verso il cielo, in particolare verso una luce quasi ‘divina’ che abbiamo voluto installare appositamente come un eterno Padre che sovrasta tutta la scena».

«Si tratta di un’opera figurativa – conclude lo scultore –, dove le figure umane trasmettono l’idea del passaggio. E ricorda, ovviamente, i colori di Bologna ‘la rossa’».

All’inaugurazione del presepe hanno partecipato anche il sindaco Virginio Merola e l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi. «L’artista dice che è tradizionale – commenta Zuppi –, con tutti i personaggi principali, ma come rappresentazione, secondo me, è originale. Perché ogni volta c’è qualcosa in più: l’arte. E l’arte è in grado di comunicare il mistero del Natale, che, nonostante le tinte consumistiche ormai assunte, resta un mistero di vita e umanità».

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