Bologna, processo Aemilia. Oggi comincia l’appello per i riti abbreviati

Il primo grado finì con 58 condanne. Di nuovo alla sbarra anche Giuseppe Pagliani che venne assolto con formula piena

Giuseppe Pagliani

Giuseppe Pagliani

Bologna, 28 aprile 2017 – È cominciato nel palazzo della Corte di Appello di Bologna, presidiato da polizia e carabinieri, il secondo grado del processo in rito abbreviato di ‘Aemilia’. Il 22 aprile 2016 il Gup Francesca Zavaglia aveva condannato 58 imputati su 71, con pene fino a 15 anni: tra appelli delle difese e impugnazioni della Dda sono 60 le posizioni ora al vaglio del collegio dei giudici della Corte.

Tra le assoluzioni appellate dalla Procura di Bologna, anche quella dei politici Giuseppe Pagliani, consigliere comunale FI a Reggio Emilia accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e Giovanni Paolo Bernini, ex assessore Pdl a Parma, prosciolto per prescrizione della corruzione elettorale. Le udienze, una cinquantina calendarizzate almeno fino a fine luglio, sono a porte chiuse nell’aula Bachelet di Palazzo Baciocchi.  A rappresentare l’accusa, oltre ai sostituti pg Umberto Palma e Nicola Proto, anche i due pm della Dda Beatrice Ronchi e Marco Mescolini, applicati al processo di ’ndrangheta di cui hanno seguito l’inchiesta.

Prosegue, intanto, a Reggio il filone proncipale del processo: ieri ha deposto in aula anche la consulente bolognese Roberta Tattini.

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