Bologna, altri 500 profughi in via Mattei. Tendopoli in dirittura d’arrivo

Weekend da bollino rosso all’hub: 68 assegnati al Bolognese

Un ospite dell’hub Mattei

Un ospite dell’hub Mattei

Bologna, 15 luglio 2017 - Altri cinquecento. Anzi, 512 per la precisione. E di questi 68 dovranno rimanere in strutture del Bolognese, mentre gli altri ricollocati in quote nelle province dell’Emilia-Romagna. Gli sbarchi sulle coste del sud delle ultime ore presentano il conto anche all’hub Mattei che, nel fine settimana, dovrà far fronte all’ingresso di altri cinquecento richiedenti asilo. Arrivi, va detto, suddivisi in più tranches a seconda dei porti d’origine, ma che nel complesso porteranno a quota 512 gli ingressi nel giro di pochissimi giorni se non ore. L’ennesimo test per il centro di prima accoglienza a livello regionale dove non sono ancora terminati i lavori di ampliamento dove troveranno posto le tende. Ma dalla Prefettura rassicurano: per questi nuovi arrivi non ce ne sarà bisogno.

In vista del fine settimana, in via Mattei sono già iniziate le operazioni per la riassegnazione ai centri di seconda accoglienza dei migranti. Occorre diminuire il numero degli ospiti presenti, che in queste ore si attesta sulle 700 unità. Ma a Palazzo Caprara l’esperienza di questi anni (dal 2014 il Cie è stato trasformato in hub) insegna che rispetto ai numeri annunciati, gli arrivi tendono a essere inferiori. Perché dal numero delle presenze al sud (Trapani, Brindisi, Salerno, Vibo Valentia, Crotone, Catania, Corigliano Calabro e Bari, in questo caso) su cui vengono tarati i riparti occorre togliere quei migranti che non potranno partire subito alla volta di Bologna, soprattutto per questioni sanitarie e di salute.

In ogni caso questi 512 arrivi troveranno collocazione tra le palazzine dell’hub e i moduli abitativi montati mesi fa per aumentare la capienza complessiva del centro. Sul retro della struttura, invece, vigili del fuoco ed esercito hanno già completato le operazioni di ‘spianamento’ dell’area dove sarà possibile montare una tendopoli e contare così su una cassa di espansione per altri 300 profughi. In questi giorni verranno stesi gli strati di stabilizzato, poi arriveranno le tende e, forse, tensostrutture.

«Siamo oltre ogni limite – sbotta il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami –. Si continua a prendere persone e questo non è più un atto di disponibilità, ma di spregiudicatezza». Nei mesi scorsi Bignami aveva interrogato più volte la Regione sul tema migranti e «in una risposta della Prefettura si metteva in luce un elemento preoccupante – spiega –. Chi finisce l’iter d’esame della domanda d’asilo con un rigetto semplicemente perde il diritto all’accoglienza in struttura. Ma nessuno si occupa del rimpatrio di queste persone che non hanno titolo per stare in Italia». Lo stesso avviene «quando vengono esauriti i periodi di protezione umanitaria e sussidiaria – va avanti –. Ormai, passati più di due anni, quante persone si troveranno in questa condizione? Proprio questo tema sarà oggetto di una mia prossima richiesta di approfindimento in Regione, come anche i numeri della redistribuzione in altri paesi europei».

Il tema migranti è stato oggetto anche di confronto in consiglio comunale, dove Umberto Bosco della Lega ha bocciato l’idea di un secondo hub regionale. «Non è incrementando la ricettività, né migliorando la ripartizione dei flussi che si potranno alleggerire le pressioni migratorie – commenta –, bensì scongiurando le partenze e rimpatriando chi non ha i requisiti per ottenere la protezione internazionale, cioè la stragrande maggioranza di chi arriva».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro