Bologna, pulizia delle strade senza rimuovere le auto. Il tema approderà in Giunta

Il Comune valuterà questa possibilità, ma il primo obiettivo rimane la nettezza urbana

La rimozione di un auto in centro (Dire)

La rimozione di un auto in centro (Dire)

Bologna, 16 giugno 2017 – Il tema delle auto rimosse per la pulizia delle strade continua a scaldare gli animi e il Comune ha annunciato che valuterà la possibilità di effettuare un servizio che non comporti la rimozione delle auto, fermo restando il divieto di sosta e conseguenti multe. A darne notizia è l'assessore alla mobilità Irene Priolo, in risposta alle sollecitazioni arrivate dalle opposizioni (Fi, Lega nord, M5s) ma anche da sponda Pd. Attualmente il servizio è affidato alla ditta Grossi, con un contratto biennale che scadrà a novembre: a quel punto il Comune dovrà decidere se rinnovare per altri due anni o fare una nuova gara.

Secondo Francesca Scarano della Lega nord, la rimozione "è una tassa aggiuntiva e illegittima con cui continuiamo a far arricchire un privato" ed "è impossibile che non si possa effettuare il lavaggio senza la rimozione". Stessa sollecitazione arriva da Marco Lisei (Forza Italia): al di là degli aspetti tecnici, da parte del Comune "va fatta una scelta politica". E' una richiesta "ultralegittima" che "noi facciamo dal paleolitico", rimarca Massimo Bugani (M5s).

Ma al coro delle opposizioni si associa anche parte del Pd con Vinicio Zanetti che chiede una "riflessione piu' approfondita" su questa ipotesi, magari sfruttando eventuali evoluzioni tecnologiche, sempre tenendo conto dei costi e verificando "se il servizio in questo caso si manterrebbe su livelli ottimali". Anche il capogruppo dem Claudio Mazzanti sostiene che “nulla vieta di fare una verifica”, ma sempre avendo come principale obiettivo la pulizia della città. Alle 'accuse' di far arricchire un privato, però, risponde così: "se qualcuno pensa ci sia un privato che viene avvantaggiato - afferma Mazzanti - o che ci siano stati dei 'manini', ci sono le strade per denunciare".

Sul tema si esprime anche Enrico Cuomo, di Hera: il lavaggio delle strade senza spostare le auto è fattibile “ma risulterebbe sicuramente di più bassa qualità e la lavorazione si prolungherebbe, quindi anche i costi aumenterebbero per mantenere gli standard". Ad ogni modo, "come gestori eseguiamo quello che ci viene chiesto" dal Comune, aggiunge Cuomo.

La Priolo annuncia quindi che in sede di Giunta si farà un approfondimento della discussione emersa in commissione e, aggiunge, “alla fine dell'estate vedremo che risposte possiamo dare", fermo restando però che la rimozione non rappresenta "un'operazione vessatoria nei confronti dei cittadini. L'obiettivo e' la pulizia delle strade" e su questo il Comune non può permettersi un risultato "deludente". Dunque, "si tratta di comprendere se togliendo la rimozione poi avremo un comportamento virtuoso dei cittadini e cioè se risponderanno a questa esigenza spostando comunque le macchine". In sostanza, il tema è capire se per spingere i cittadini a togliere le auto può bastare la sola multa (41 euro) venendo meno la rimozione (che, oltre al disagio, comporta anche un esborso ben superiore). E resta valido il tema di capire come garantire ai residenti "unbinformazione sempre più precisa" sui lavaggi, aggiunge l'assessore.

Intanto comunque il trend delle rimozioni sembra mostrare una "leggera diminuzione", spiega Carlo Ricci Garotti della Polizia municipale: dopo le circa 7.000 auto rimosse sia nel 2015 che nel 2016, nel periodo marzo-giugno 2017 ce ne sono state 2.900 cioè "circa 500 in meno rispetto alla media". 

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