Bologna, ragazza morta in un b&b. Caccia aperta agli spacciatori

Inquirenti al lavoro, due le ipotesi: overdose o un gesto estremo Chiuso il B&B di via dei Bibiena dove aveva dormito: mancavano le autorizzazioni

Il cadavere della trentunenne padovana portato via dai necrofori

Il cadavere della trentunenne padovana portato via dai necrofori

Bologna, 23 ottobre 2016 – Il b&b dove è morta Laura Tamai non esiste più. Il proprietario di ‘Campus and Opera’ venerdì sera, dopo che la polizia se n’è andata, con i necrofori che portavano via il corpo della trentunenne padovana stroncata da un’overdose, è sceso in strada, in via dei Bibiena, e ha eliminato anche l’insegna dell’attività. Che, da quanto sta emergendo in queste ore, non sarebbe stata in regola. L’affittacamere era stato scelto dalla ragazza e dal suo fidanzato, un trentaquattrenne pisano, entrambi tossicodipendenti, per passare qualche giorno e ‘sballarsi’.

Da quanto emerso dalle indagini della polizia, coordinate dal pm Marco Forte, non era la prima volta che i due venivano in città per assumere droghe. Tuttavia, in zona universitaria non avevano uno spacciatore di fiducia: da quel poco che ha raccontato dal ragazzo, che si trova ora ricoverato in ospedale, mercoledì sera, appena arrivati i due avrebbero acquistato da un pusher incontrato in piazza Verdi due grammi di coca e due di eroina a testa, che avrebbero poi assunto. Il giorno dopo avrebbero acquistato le stesse dosi da un altro spacciatore, sempre scelto a caso fra i tanti presenti in zona.

Venerdì pomeriggio, però, quando si è svegliato, il trentaquattrenne si è accorto che Laura non respirava più e ha chiesto aiuto. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per morte a seguito di altro reato. Individuare i due spacciatori in base alla descrizione fornita dal fidanzato di Laura, sconvolto dalla morte di lei e confuso per il mix di sostanze assunto, non sarà un compito semplice per la polizia.

Domani mattina, intanto, il medico legale Annamaria Govi eseguirà l’autopsia sul corpo della ragazza. L’esame autoptico dovrà chiarire se a uccidere Laura sia stata una partita tagliata male di droga oppure un mix micidiale di eroina, cocaina e psicofarmaci. Nella stanza del B&B gli agenti hanno infatti trovato dei blister di medicinali vuoti. Il trentaquattrenne ha escluso di averne fatto uso e il sospetto degli inquirenti è che li possa aver ingeriti tutti Laura, determinata a farla finita.

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