Rapina a Bologna, due dottoresse chiudono il bandito in farmacia

Arrestato dalla polizia un marocchino di 34 anni, le dipendenti lo hanno riconosciuto prima che estraesse il cutter

La polizia davanti alla farmacia Sant’Isaia, presa di mira dal rapinatore (Schicchi)

La polizia davanti alla farmacia Sant’Isaia, presa di mira dal rapinatore (Schicchi)

Bologna, 22 gennaio 2017 - È bastato uno sguardo. Lo hanno squadrato dalla testa ai piedi, poi un’occhiata d’intesa tra loro dietro il bancone e l’immediata consapevolezza di stare pensando la stessa cosa: “Questo ci vuole rapinare”. Ed era proprio così. Ma quando lui ha estratto il cutter, loro – due dottoresse della farmacia Sant’Isaia – hanno reagito come solo nei film: sono sgattaiolate in strada e, azionando un bottone, hanno chiuso il malvivente nel negozio, facendo guadagnare alla polizia quei minuti preziosi per poi rincorrerlo e acciuffarlo. Tutto è successo poco prima delle 18, al civico 2 di Sant’Isaia. Un uomo – che poi verrà identificato come un marocchino di 34 anni – è entrato in farmacia, a volto scoperto, ma da subito avrebbe iniziato a tenere un atteggiamento sospetto. Nel giro di pochi istanti le dottoresse hanno capito che non era un cliente qualsiasi e, in via preventiva, hanno iniziato a svuotare la cassa, mettendo al sicuro buona parte dell’incasso.

Poi il rapinatore è entrato in azione. Ha estratto un cutter per farsi consegnare alcune centinaia di euro, ma si è trovato davanti le due donne pronte a reagire, scappando in strada e chiudendolo nell’esercizio commerciale. Non una trappola, sia chiaro, perché dopo poco il marocchino è riuscito a imboccare un’uscita secondaria, ma quanto basta per fargli perdere tempo. Nel frattempo le grida delle farmaciste avevano allarmato anche un tassista che, fermatosi, ha cercato con loro di inseguire il bandito. La polizia è arrivata subito a ruota ed è riuscita a placcare il fuggitivo in piazza Malpighi. Portato in questura, ieri era sera erano ancora in corso le operazioni di identificazione propedeutiche all’arresto.

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