Bologna, rifiuti da Roma, braccio di ferro su costi e modalità di pagamento

Tutto rinviato di una settimana, multiutility al lavoro. Il governatore dell'Emilia-Romagna Bonaccini. "Disponibilità limitata e non reiterabile"

La Regione ha già deliberato la propria disponibilità ad accogliere la spazzatura

La Regione ha già deliberato la propria disponibilità ad accogliere la spazzatura

Bologna, 5 gennaio 2018 - La delibera è la 2197 del 28 dicembre, è quella con cui la Regione Emilia-Romagna ha deciso di accogliere la richiesta della Regione Lazio legata all’emergenza rifiuti a Roma, ed è operativa. Si tratta di dare una mano alla Capitale a smaltire 15 mila tonnellate di indifferenziati, da ripartire fra gli impianti di Parma, Modena e Granarolo: e per quanto il M5S, tramite il portavoce alla Camera Vittorio Ferraresi, mercoledì abbia proposto la tesi secondo la quale sarebbe tutt’altro che scontato che i rifiuti romani arrivino dalle nostre parti, è vero che al cospetto di una richiesta formale di aiuto dal Lazio e di una altrettanto formale disponibilità da parte di viale Aldo Moro a fornirlo è lecito attendersi l’arrivo dei camion.

Restano da sciogliere i nodi sui tempi, sui costi di conferimento e sulle modalità di pagamento, con la palla che passa ora ai gestori coinvolti: da una parte Ama, la società che si occupa di raccolta, trasporto, trattamento, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti della Capitale, dall’altra Hera e Iren, le multiutility che gestiscono i termovalorizzatori emiliani (Hera quello di via Cavazza a Modena e quello di via del Frullo a Granarolo, Iren quello di Ugozzolo a Parma).

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Si attende la fine delle feste, poi, probabilmente dalla prossima settimana, si comincerà a ragionare concretamente sul da farsi. Sulle quantità di rifiuti, però, non c’è da discutere, secondo quanto dispone la delibera della giunta Bonaccini: saranno limitate e prestabilite, tassativamente non superabili e non reiterabili, inferiori rispetto ad analoghi interventi passati e per un periodo limitato calcolato in poco più di quaranta giorni effettivi.

Il rifiuto di Sermenghi, sindaco di Castenaso

Detto del totale – 15mila tonnellate, equamente divise fra i tre impianti individuati - Roma vorrebbe smaltirne 350 al giorno, con un impegno per l’Emilia-Romagna di 43 giorni pieni. "Noi abbiamo dato una disponibilità complessivamente attorno alle 15mila tonnellate – precisa Stefano Bonaccini– , che verranno distribuite su tre impianti. Sei-sette settimane, non reiterabili. Ci siamo messi a disposizione, con spirito di solidarietà. Ma una volta terminato quell’intervento – sottolinea il governatore – noi diremo che se servono altre disponibilità durante quest’anno toccherà ad altri".

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