Bologna, caos rimozioni: "Tariffe da record. Serve un tetto massimo"

Tonelli (Ascom): “I futuri gestori dovranno calmierare i prezzi”

Un’auto rimossa da un carroattrezzi di Grossi (Foto Schicchi)

Un’auto rimossa da un carroattrezzi di Grossi (Foto Schicchi)

Bologna, 2 novembre 2017 - "Rivedere la concessione" del servizio rimozioni. Fissando "un tetto massimo alle tariffe applicate, oggi troppo onerose". Giancarlo Tonelli, direttore di Confcommercio-Ascom Bologna, non ha dubbi: "Serve una maggiore attenzione nei confronti di residenti e turisti". Perché "un conto è esercitare un sacrosanto controllo per il rispetto delle regole, un altro è dare l’impressione di volere spolpare i cittadini".

Tonelli interviene nel dibattito acceso dopo l’avviso di fine indagini recapitato a Sabino Grossi – titolare del Centro dell’Auto, ditta incaricata delle rimozioni in città e in molti ospedali – con l’accusa di truffa aggravata. Secondo il pm Antonella Scandellari, a oltre il 30% degli automobilisti per i quali era stata attivata la rimozione – non conclusa per l’arrivo del titolare dell’auto – sarebbero state fatte pagare cifre superiori alle tariffe stabilite nell’appalto del Comune. "Il fatto che si sia arrivati a una denuncia da parte della polizia municipale e all’apertura di un’indagine da parte della Procura – commenta Tonelli – ci fa capire che il problema esiste".

Da anni, afferma il direttore dell’Ascom, "nostri associati: albergatori, ristoratori e commercianti, ci segnalano numerosi casi di clienti sorpresi dal costo della rimozione dell’auto". Al di là di come finirà l’inchiesta, dice Tonelli, "chiunque, Grossi o altri, gestirà in futuro il servizio di rimozione, dovrà farlo con tariffe calmierate e sotto un controllo rigoroso che fino ad oggi evidentemente è mancato". Tonelli chiama in causa anche il Comune. "Troppo spesso – afferma – chi viene da fuori Bologna, soprattutto turisti stranieri, lamenta un difetto di comunicazione".

In certe zone della città – per esempio al PalaDozza, allo stadio Dall’Ara e dintorni – in occasione di eventi sportivi o concerti, "i cartelli con le informazioni relative alle rimozioni forzate sono insufficienti e poco visibili". Così come "non sono sempre efficaci le informazioni sulla rimozione dovuta al lavaggio strade". Per evitare spiacevoli e costosi equivoci, Tonelli invita quindi Palazzo d’Accursio a "rivedere la strategia di comunicazione sulle rimozioni auto, in modo che ai cittadini, a cominciare dagli stranieri in visita alla nostra città, possano essere fornite informazioni più chiare e puntuali".

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