Bologna, scontri ‘caro mensa’. Due assoluzioni

Sono attivisti del Cua: erano stati arrestati durante i tafferugli del 3 novembre in piazza Puntoni

Gli scontri del 3 novembre 2016 fra gli agenti e gli attivisti del Cua

Gli scontri del 3 novembre 2016 fra gli agenti e gli attivisti del Cua

Bologna, 28 aprile 2017 - Il tribunale ha assolto due attivisti che erano stati imputati per il coinvolgimento nei tafferugli scoppiati il 3 novembre in zona universitaria, durante le proteste contro il cosiddetto ‘caro mensa’ organizzate dal collettivo Cua, allo scopo di ottenere una riduzione dei costi del punto di ristoro situato in piazza Puntoni.

I due giovani furono arrestati dalla polizia proprio in piazza Puntoni, dove quel giorno ci fu una carica da parte del cordone in assetto antisommossa che presidiava l’ingresso della mensa, per trattenere il corteo studentesco formato da una cinquantina di studenti. Il quell’occasione, i manifestanti avevano fronteggiato lo schieramento di agenti in modo particolarmente violento: in reazione alla cattura di alcuni attivisti, erano stati lanciati fumogeni e lo scontro era poi continuato a colpi di uova e pentole.

image

Riguardo ai due attivisti, il Pm Claudio Santangelo aveva chiesto l’assoluzione per un imputato e la condanna a nove mesi per l’altro per resistenza a pubblico ufficiale. Il collegio, presieduto dal giudice Valentina Tecilla, ha infine deciso di assolverli entrambi, difesi dall’avvocato Marina Prosperi, con le formule perché il fatto non sussiste e per non aver commesso il fatto, a seconda dei capi di imputazione. È stata anche revocata la misura dell’obbligo di firma a cui uno dei due era ancora sottoposto.

A dicembre era stato invece condannato un terzo manifestante, arrestato dalle forze dell’ordine in un’altra fase della protesta, a due anni e due mesi.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro