Scuole Carracci, il ‘giallo’ dei fondi per la ristrutturazione

L’assessore Pillati: "Siamo ancora in attesa del provvedimento ministeriale". Ma il consigliere di Forza Italia Sassone insiste: "La conferma arriva da un dirigente comunale"

Le scuole medie Carracci, di via della Battaglia,  in completo abbandono da anni (Foto Schicchi)

Le scuole medie Carracci, di via della Battaglia, in completo abbandono da anni (Foto Schicchi)

Bologna, 17 ottobre, 2016 – «Leggo con sorpresa quanto è riportato sul sito del ‘Carlino’ riguardo al parere favorevole che sarebbe arrivato dal Miur per la costituzione del fondo immobiliare da cui dipende anche il futuro delle scuole Carracci. E’ inesatto quanto riferiscono i consiglieri Francesco Sassone ed Enrico Cevolani: il Ministero non ha ancora sbloccato il provvedimento necessario ad assegnare al Comune di Bologna i 5 milioni per la costituzione del fondo immobiliare». Così il vicesindaco e assessore alla Scuola, Marilena Pillati.

«In una lettera del 13 ottobre il Ministero precisa che il provvedimento è ancora al vaglio dei competenti organi di controllo. Il Comune non è in attesa del ‘parere favorevole’ citato da Sassone, ma del provvedimento stesso più volte, e anche recentemente, richiesto proprio dal sindaco. Già dallo scorso anno il Ministero ha a disposizione tutta la documentazione richiesta. In un incontro avvenuto al Miur alla fine di settembre, abbiamo ulteriormente sollecitato la conclusione dell’iter per la costituzione del fondo immobiliare da cui dipende la realizzazione di cinque importanti poli scolastici, tra cui le Carracci».

Forse, in Comune, la mano destra non sa, però, cosa fa la sinistra. «Evidentemente c’è un problema di comunicazione, nonostante la Giunta Merola spenda milioni di euro a tal fine. Confermo quanto ho dichiarato al ‘Carlino’ – precisa il consigliere comunale Francesco Sassone – perché mi è stato riferito, nel corso di una telefonata, da un dirigente del Comune al quale avevo chiesto informazione, poiché il tema delle Carracci lo seguo fino dai tempi in cui ero consigliere al Quartiere Saragozza»

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