Bologna, scuola Guinizzelli. I genitori chiedono una classe in più

La lettera ai dirigenti e all'assessore Pillati: "I bambini si aspettano di frequentare scuole prossime a quelle frequentate negli anni della primaria"

Studentesse in una foto d'archivio Ansa

Studentesse in una foto d'archivio Ansa

Bologna, 18 febbraio 2017 - Alle scuole medie Guinizzelli di Bologna venga attivata una classe prima aggiuntiva “per accogliere tutti i bambini che ne hanno fatto richiesta”. E’ la proposta avanzata da un gruppo di genitori delle scuole elementari Longhena e Cesana, con una lettera indirizzata a Giovanni Schiavone (dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale), Stefano Mari (dirigente dell’Istituto comprensivo 8) e Marilena Pillati (assessore comunale alla Scuola).

“Siamo tutti genitori di bambini ‘fuori stradario’, che con ogni probabilità fanno parte dell’esubero di 25 posti per le Guinizzelli di cui siamo tutti a conoscenza”, spiegano le famiglie che hanno firmato la lettera. “Il panorama generale della situazione iscrizioni al prossimo anno scolastico rende evidente una carenza di programmazione”, recita la comunicazione, visto che “le scuole di quasi tutti i quartieri sono al completo”. I genitori chiedono “perché non si sono messe in campo risposte strutturali e non emergenziali”, ma anche “perché si sono comunque organizzati open day dando l’illusione che ci fosse, da parte dei genitori, libertà di scelta quando invece già si sapeva che il numero dei nati del 2006 era tale da non consentirla”.

Come famiglie “ci troviamo di fronte a una situazione difficile per molti dei nostri bimbi, che vedendosi non accettati dalle Guinizzelli e probabilmente in molti casi nemmeno dalle scuole di seconda e terza scelta a causa della mancanza di posti- continua la lettera- sarebbero quindi smistati in scuole assai lontane da quelle richieste dai genitori per facilitare l’organizzazione della vita familiare”. Questo sapendo che se in quartiere “fosse disponibile l’altra scuola media, le Carracci- scrivono i genitori- il problema non si sarebbe posto, avremmo avuto la capienza per tutti”.

Inoltre, i genitori scrivono che la maggior parte dei bambini "esclusi" proviene dalle scuole Longhena: al momento dell'iscrizione alle scuole elementari dei nati nel 2006 esisteva continuità tra Longhena e Guinizzelli, "mentre al momento dell'iscrizione alle medie subiamo le conseguenze di un cambiamento di Ic calato dall'alto. Chiediamo che di questo si tenga conto, pensando in primo luogo al benessere delle bambine e dei bambini che si aspettano di frequentare scuole prossime a quelle frequentate negli anni della primaria (Longhena) e di conseguenza scelte dagli amici e dalle amiche".

Non si tratta, assicurano le famiglie, "di semplici 'capricci' o preferenze dei bambini: la rete di relazioni che hanno costruito rappresenta un sostegno importante nel momento di passaggio delicato d'eta'". La stessa cosa "vale per le famiglie", si legge nella lettera: "Le reti di relazioni e di aiuto che in primaria si creano tra i genitori permettono anche a chi lavora di poter contare sull'aiuto degli altri: i bambini possono raggiungere la scuola insieme e non muoversi da soli in un'età in cui l'autonomia ancora non è piena e molto altro".

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