Bologna, pochi hamburger in mensa a scuola. Pranzo dimezzato

Il caso alla materna Scarlatti al Quartiere Savena

Una nuova polemica sulle mense scolastiche bolognesi

Una nuova polemica sulle mense scolastiche bolognesi

Bologna, 19 gennaio 2017 - Mancano la bellezza di 15 hamburger e le maestre, per far mangiare tutti e 69 i bimbetti della materna Scarlatti, s’inventano l’equa distribuzione del cibo: dividono in due le svizzere arrivate. Alcune destinate alle nove maestre stesse, che rinunciano alla loro porzione. Come se non bastasse, Ribò, o meglio il suo centro pasti Nuovo Fossolo, non risponde al primo sos pappa. E quando lo fa, in seconda battuta, i tavoli sono già sparecchiati e la carne mancante arrivata in fretta e furia ritorna, per lo più, da dove è partita. Se non nella spazzatura. Insomma pancini un po’ vuoti (salvati con la robusta merenda: pizza con il pomodoro) e spreco. A denunciare «l’incredibile vicenda che richiede una risposta adeguata, mi auguro che facciano pagare una penale al gestore e a noi se non altro ci scontino la refezione», è mamma Anna (nome di fantasia, ndr) che di quanto accaduto alla materna ha «informato anche l’Unità Sviluppo Pasti e Controlli del Comune» ovvero chi è preposto a vigilare su Ribò, la spa formata da Gemeaz-Elior e Camst che, dopo aver vinto l’apposito bando, cucina e confeziona il cibo per i bambini di materne ed elementari (poco meno di 20mila pasti ogni giorno).

Di questo e di molto altro si discuterà oggi in commissione mensa cittadina. Via Scarlatti 1, quartiere Savena. Verso mezzogiorno scatta il tutti a tavola: presenti 69 su 75 under 5. Il menu prevede sedani con sugo all’olio; hamburger di carne bianca con fagiolini al pomodoro e per frutta, pera. A merenda: la pizza risolvi guaio. Si aprono le termiche e la brutta sorpresa è lì sotto gli occhi delle scodellatrici: all’appello «mancano ben 15 porzioni di hamburger. Inoltre, le insegnanti non riescono a mettersi in contatto con il centro pasti per avere l’integrazione. Il telefono pare staccato», riferisce il genitore.

Così «per non lasciare i bimbi quasi a digiuno hanno dato mezzo hamburger a tutti. I grandi non hanno mangiato». Piovono segnalazioni online sul centro pasti che, racconta sempre la mamma, «ha poi provveduto ad inviare alla scuola le 15 porzioni mancanti, consegnate a vuoto». Anche se dal centro pasti fanno sapere che «non tutto è tornato indietro». «Quanto accaduto alla scuola d’infanzia Scarlatti è frutto di un errore umano di conteggio delle porzioni – spiega il Comune –. Ricevuta la segnalazione della scuola, in venti minuti il centro pasti ha fornito le porzioni mancanti, in parte consumate. L’Amministrazione comunale si scusa per il disagio subito».

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