Bologna, iscrizioni a scuola. Aldini Valeriani volano, esuberi per Sabin e Minghetti

Liceo classico, scienze applicate e linguistico al top

Studenti delle scuola superiori (Immagine di repertorio Fotocastellani)

Studenti delle scuola superiori (Immagine di repertorio Fotocastellani)

Bologna, 8 febbraio 2017 - Aldini Valeriani con il botto, ben tre prime in più, mentre i licei Minghetti e Sabin devono fare i conti con gli esuberi: 50 il classico che anela a tre aule in più; 155 lo scientifico. Anche, il Fermi ha un esubero, riassorbibile dalla succursale. Le iscrizioni 2017-2018 riservano colpi di scena. Del resto questa è la fase più delicata per una scuola, perché il gradimento dei genitori decreta successi (classico, scienze applicate e linguistico) o insuccessi. Ora la palla passa alla Città Metropolitana (padrona di casa) che oggi incontrerà i presidi delle superiori per fare il punto e risolvere le criticità.

All’Itis Aldini Valeriani Sirani si esulta: il tecnico industriale incassa 433 ‘matricole’ (+70); il professionale 97 (+25); stabile il professionale Sirani (25). Zero problemi di aule grazie ai chilometri di corridoi. Sul Sabin piovono 155 iscritti in più (totale: 435) di cui 95 su scienze applicate e 60 su sportivo. «La nostra offerta formativa è stata gradita – spiega la preside Alessandra Francucci – e questo ci rende orgogliosi. Siamo a disagio per il numero elevato di ragazzi che non potremo accogliere». Solo se la Città Metropolitana darà l’ok e a patto di qualche intervento, il Sabin forse potrebbe accogliere una prima in più (da 11 a 12, facendo abbassare a 127 l’esubero). Il classico puro (unico in città) piace e il Minghetti fa boom: 290 domande contro le precedenti 240. Escono 8 quinte, ma con questi numeri occorrerebbero almeno 10-11 prime per cui caccia all’aula. Aula che non potrà essere trovata al Galvani che non ha uno sgabuzzino libero. Stabile con 364 iscritti il liceo di via Castiglione (bene gli internazionali di francese e tedesco). «Confermiamo tra le 13-14 prime – spiega la preside Sofia Gallo – Abbiamo oltre 1800 studenti, ci dobbiamo assestare su questi numeri».

A gonfie vele il Righi. «Quasi 400 alunni, siamo contenti – commenta la preside Patrizia Calanchini Monti –: 15 prime e abbiamo spazi per accogliere tutti ancora per un po’». Un buon risultato che inverte la rotta: riequilibrio tra scientifico puro e scienze applicate e due classi di linguistico.   Caso a parte il Copernico: 9 classi doveva fare e 9 ne farà (219 iscritti, attesi 225). Qualcosa di libero per lo scientifico normale; una decina l’esubero del linguistico. «Abbiamo potenziato le prime, faranno 30 ore invece che 27: ore di fisica e inglese e disegno tecnico in più in prima e seconda», ricorda il preside Domenico Altamura.

Leggera crescita per il liceo artistico Arcangeli e stabilità per le Laura Bassi con 12 prime. Diverso il caso del musicale con esame di accesso: 45 richieste per 25 posti. Passando agli istituti. Stabile, con 11 prime, l’Iis Belluzzi Fioravanti: 270 al tecnico con una polarizzazione sulla meccanica 75 al professionale. Idem l’agrario Serpieri; leggera crescita per il Pier Crescenzi Pacinotti e l’Aldrovandi Rubbiani. Geometria variabile all’Iis Manfredi Tanari: pressoché stabile il Manfredi, sale il Tanari (95, in precedenza 70). Amarezza al Luxemburg: per l’economico una classe in meno; l’anno scorso avevano 180-185 iscritti, ora 160-165. Si confida nei ritardatari e nei bocciati.

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