Ucciso da una sola coltellata, le indagini sul mondo degli spacciatori

La vittima è Omar Sylla, senegalese di 29 anni. Teatro dell'aggressione via Niccolò Dall'Arca

La vittima è Omar Sylla, senegalese di 29 anni

La vittima è Omar Sylla, senegalese di 29 anni

Bologna, 24 agosto 2016 - Via Niccolò Dall’Arca, ultimo atto. Omar Sylla è a terra, immobile, sul marciapiede. Una macchia scura, all’altezza del polmone, si allarga sulla maglietta. Il ventinovenne senegalese è ancora vivo, ma respira a fatica. È l’una di una notte qualunque in Bolognina. Tra meno di un’ora Sylla morirà all’ospedale Maggiore.

Ci sono tre pattuglie dei carabinieri della stazione Navile intorno a lui, i sanitari del 118, una piccola folla di residenti. Quelli che hanno dato l’allarme, quelli che da anni, ormai, dicevano che in quel quadrato di strade tra via Fioravanti e via Franco Bolognese prima o poi ci sarebbe scappato il morto. Per droga, l’unico business redditizio ormai della zona.

E così è stato. È successo la notte tra lunedì e martedì. E, se non ci fosse stato un cadavere da piangere, le urla e gli insulti che, come ogni sera, sono volati per la strada tra bande rivali, non avrebbero fatto notizia. Invece, questa volta sono diventati il cardine su cui ruotano le indagini del nucleo investigativo dei carabinieri, che ora stanno cercando l’assassino di Sylla.

Stando a quanto raccontato da alcuni testimoni, la rissa sarebbe iniziata intorno a mezzanotte, fuori dal bar Romagnoli. Protagonisti, alcuni centroafricani, tra cui la vittima, e un gruppetto di magrebini.

"Li ho sentiti discutere, in italiano, di droga e zone di spaccio", racconta Andrea Romagnoli, proprietario dei locali che ospitano il bar, che abita al primo piano del palazzo al civico 42. "Non mi sono preoccupato troppo, perché qui ci sono risse ogni sera – continua –. Poi, però, ho sentito un tonfo. Mi sono affacciato e c’era questo ragazzo steso a terra, con una ferita all’altezza del petto".

La ferita era una coltellata. Unica, ma fatale. Piantata all’altezza del polmone. È costata la vita al giovane senegalese, senza fissa dimora, qualche precedente di polizia per droga e ricettazione, la cui famiglia biologica pare abiti nel Modenese, che è morto poco prima delle 2 di notte in ospedale.

I carabinieri, cercando tra i testimoni e i frequentatori del bar Romagnoli e trovando spesso non troppa collaborazione, sono comunque riusciti in mattinata a individuare un uomo che si ritiene abbia preso parte alla rissa: un tunisino che, stando a quanto riferito da chi era presente al momento dell’aggressione, avrebbe passato il coltello al connazionale che ha poi colpito a morte Sylla. Arma che sembra non avesse addosso, ma che tenesse occultata nel cavo di un albero.

L’uomo è stato ascoltato tutto il pomeriggio dai militari e dal pm Claudio Santangelo in viale Panzacchi. Se il cerchio su di lui si stringesse, potrebbe essere accusato di concorso in omicidio. Il complice, sulla cui identità i militari si sono già fatti un’idea, non è invece stato ancora preso.

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