Social Log, sgombero all’alba del palazzo occupato in via De Maria a Bologna

Nel servizio impegnati 150 uomini tra polizia e carabinieri. Fino alle 15 tutta la zona è andata in tilt. Il Comune: accoglienza temporanea negli hotel FOTO - VIDEO - VIDEO 2 - VIDEO 3 - IL COMMENTO

Lo sgombero del palazzo in via De Maria

Lo sgombero del palazzo in via De Maria

Bologna, 11 ottobre 2016 - Sono iniziate alle 6,30 le operazioni di sgombero del palazzo occupato di via Mario De Maria (FOTO) e soltanto verso le 15 la situazione aveva riassunto una parvenza di normalità.

E' stata una lunga giornata di tensioni alla Bolognina, con oltre 150 uomini, tra poliziotti e carabinieri, impegnati. Sedici nuclei famigliari, 65 persone in totale di cui 25 bambini. Cinquanta circa invece i manifestanti di Social Log in presidio di fronte all'ex Telecom di via Fioravanti. 

L'area attorno allo stabile sequestrata è rimasta blindata e anche cronisti, fotografi e teleoperatori sono stati tenuti a distanza.

IL COMUNE - Dopo lo sgombero, il Comune di Bologna - si legge in una nota - "ha fornito accoglienza temporanea negli alberghi del territorio a 14 nuclei familiari con minori, a due coppie con donne in stato di gravidanza, a 6 nuclei familiari composti da persone adulte ma in stato di fragilità. Per 8 single è stata invece attivata l'ospitalità in dormitorio tramite il Servizio bassa soglia (SBS). Il Pronto intervento sociale (PRIS) è intervenuto questa mattina alle 8.30 quando le prime famiglie sono uscite dallo stabile. Da domani i servizi approfondiranno le posizioni dei nuclei per capire quanti abbiano diritto ad entrare in un percorso di transizione abitativa".

IL RACCONTO DELLA GIORNATA - Le forze dell’ordine hanno chiuso tutti gli accessi alla via, da via Niccolò dall’Arca a via Di Vincenzo, fino a via Carracci. Chiuso anche l’ingresso della stazione. Nel palazzo, occupato dal 6 marzo 2014 da Social Log, vivono un centinaio di persone, tra cui una trentina di minori. Una trentina di attivisti di Social Log e Cua hanno protestato in via Carracci, di fronte al memoriale della Shoah. Nel palazzo sono stati staccati acqua e luce.

Poco prima delle 8 è stato sfondato il primo portone, i vigili del fuoco tagliano con il flessibile i cancelli. Social Log: "Ci stiamo chiedendo dove sia l'assessore Gieri e dove siano i servizi sociali".  Intorno alle 8,30 la prima carica di circa venti secondi in via Carracci. Gli agenti hanno caricato gli esponenti del collettivo che si erano avvicinati al cordone di polizia. Nessuno sembra essersi fatto male. Una volta terminata, i manifestanti hanno ripreso la loro protesta. 

In via Matteotti il traffico è stato bloccato dal corteo di Social Log (VIDEO). Gli attivisti hanno buttato in mezzo alla strada i cassonetti. Intanto, in via De Maria, inaccessibile anche ai giornalisti, la polizia è già arrivata al terzo piano dello stabile. Gli attivisti accusano le forze dell'ordine di aver utilizzato dentro "spray urticante e manganelli". 

Due contatti sono avvenuti in via Carracci, dove una trentina di manifestanti hanno provato a raggiungere l'edificio, ma sono stati respinti con cariche di alleggerimento. Il corteo, una trentina di persone, si è poi spostato in via Matteotti dove ci sono stati altri due contatti, per liberare la strada il cui traffico era stato bloccato anche con dei cassonetti rovesciati

Le forze dell'ordine sono entrate nel palazzo, dove erano stata preparate 'barricate' sulle scale, e hanno iniziato a salire i piani.

Il primo palazzo è stato sgomberato e le forze dell'ordine intorno alle 10 si sono concentrati sull'altro stabile. Dalle finestre sarebbero stati lanciati oggetti dagli occupanti e della candeggina. Ventisei i bambini all'interno delle case occupate: sul posto alle 10 anche i servizi sociali.

La polizia è entrata con l'autoscala forzando una finestra semi aperta al terzo piano. Per accedere all'altra ala del palazzo, visto che gli occupanti hanno formato una sorta di barricata umana alla quale hanno partecipato anche i bambini, la polizia ha bucato direttamente un muro al quinto piano. Gli occupanti,  per impedire l'accesso alle forze dell'ordine, hanno lanciato contro polizia e carabinieri dalla finestra un termosifone, un pc, delle sedie e anche una stufa elettrica. Per portare via questo materiale è interveuta Hera. Anche durante il lancio di oggetti sono state danneggiate alcune auto in sosta nella strada che i carroattrezzi non hanno fatto in tempo a portare via

Social Log comunica che due sono le persone rimaste ferite durante l'irruzione nel palazzo della polizia, un attivista di Cua e uno straniero. Sempre Social Log aggiunge che il Comune sta prospettando alle famiglie allontanate dallo stabile soluzioni temporanee in alberghi della città.

Dopo lo sgombero di via De Maria da parte dei servizi sociali del Comune "sono in corso i colloqui con i 16 nuclei familiari con minori e con le persone adulte (65 in totale) per predisporre la soluzione temporanea offerta dall'amministrazione comunale che prevede, per i nuclei familiari, l'accoglienza in alberghi del territorio".

E' quanto si legge in una nota diffusa da Palazzo D'Accursio. "A seguito dello sgombero dell'immobile di proprietà privata di via Mario De Maria, disposto dalla Procura ed eseguito dalle Forze dell'ordine per dar seguito ad un sequestro giudiziario - sottolinea l'Amministrazione - è in corso l'intervento del Pronto intervento sociale (Pris) e del Servizio a bassa soglia (Sbs) del Comune".

Il Pris, fa sapere l'Amministrazione, è arrivato sul posto alle 8.30 e cioè quando le prime famiglie sono uscite dallo stabile. Inoltre, riferisce il Comune, "è stato messo a disposizione degli abitanti dell'immobile sgomberato un mezzo, fornito da Acer, per trasportare in un magazzino temporaneo gli effetti personali".  

Alle 15 le strade interessate all'intervento non erano ancora state riaperte.

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