Sicurezza stradale, al via la campagna ‘Guida e basta’

Spot audio e video con la dj La Pina, per far capire quanto siano pericolose le distrazioni al volante

Alberto Tricoli, Claudio De Lorenzo, Raffaele Donini, Mauro Sorbi

Alberto Tricoli, Claudio De Lorenzo, Raffaele Donini, Mauro Sorbi

Bologna 13 dicembre 2017 - E' stata presentata oggi da Regione, Anas e polizia di Stato ‘Guida e basta’, la campagna di sensibilizzazione contro le distrazioni al volante. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale un quarto degli incidenti che si verificano ogni anno in Emilia Romagna sarebbe da imputare alla disattenzione. L’iniziativa ha come protagonista ‘la Pina’, dj e conduttrice radiofonica, attrice d’occasione per uno spot audio e video in onda dal 15 al 24 dicembre sulle principali emittenti radio e tv regionali.

In particolare, l’uso scorretto dei dispositivi elettronici risulta essere una delle circostanze più ricorrenti all’origine dei sinistri: con un aumento del 50% dei tempi di reazione il rischio di incidente si quadruplica. Il dato più sconfortante secondo l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini è che «L’84% dei ragazzi fra i 18 e i 25 anni ammette di distrarsi alla guida». Sono «4300 i sinistri causati dall’uso scorretto del telefono» replica Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale. Dati alla mano, l’uso del cellulare – anche da parte di pedoni e ciclisti - aumenterebbe del 35,9% il rischio di incidente; in pratica è come «guidare con un tasso alcolemico dello 0,8%».

L’impegno di Anas nella campagna passa per un piano quinquennale di interventi pari a 1,7 miliardi di euro. L’ obiettivo? Ripristinare i cosìddetti ‘Black points’, i ‘punti neri’ della viabilità regionale: incroci pericolosi, buche e barriere. «Non vogliamo demonizzare la tecnologia - interviene De Lorenzo, capo compartimento Anas Emilia Romagna nord-est - ma fare in modo che sia ad uso esclusivo della mobilità». «Contrastare il fenomeno del multitasking per cui si fanno troppe cose contemporaneamente - si aggiunge al coro Alberto Tripoli, comandante della Polizia Stradale provinciale - richiede attività di prevenzione, informazione e contrasto all’uso smodato degli strumenti elettronici, nonché un innalzamento della sicurezza stradale individuando i ‘punti neri’ della mobilità».

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