Budrio, spaccata lampo da Saverio. "Urlavo dalla finestra ma non sono scappati"

Il titolare calcola un danno di 50mila euro

I carabinieri davanti al locale

I carabinieri davanti al locale

Budrio (Bologna), 16 dicembre 2017 - Sono arrivati con due auto e una l’hanno usata come ariete in retromarcia per sfondare la saracinesca e il vetro antisfondamento del negozio di abbigliamento. Una volta dentro, i tre ladri, con il volto coperto dai passamontagna, razziano giubbotti Woolrich, Moncler e altre griffe. Pochi minuti e i delinquenti sono saliti sull’altra vettura (probabilmente una Ypsilon) dandosi alla fuga. Si parla di un bottino che si aggira intorno ai 50mila euro.

È accaduto, ieri mattina, intorno alle cinque, in via Gramsci a Budrio, nel noto negozio ‘Saverio’: sotto gli occhi del proprietario, Saverio Cocchi, e del figlio che abitano di fronte al negozio, i delinquenti hanno messo a segno un colpo da decine di migliaia di euro. Le urla del titolare non hanno spaventato i malviventi: con freddezza e calma hanno ripulito la bottega storica, conosciuta in tutta la provincia e non solo.

Quando è scattato l’allarme, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Molinella e della stazione di Budrio, sono arrivati in pochi minuti. I ladri però si era già dileguati con l’auto stipata di giubbotti firmati.

Il proprietario ha consegnato le registrazioni delle telecamere agli uomini dell’Arma. Forse emergeranno nuovi particolari sull’identità dei ladri. Nel negozio sono state installate anche delle telecamere nascoste, che i malviventi potrebbero non aver visto. Dopo il titolare, anche i dipendenti sono arrivati sul posto: commessi e commesse erano in lacrime, tra il personale e il proprietario, infatti, c’è un rapporto quasi familiare.

I delinquenti hanno approfittato delle consegne natalizie per fare incetta di giubbotti griffati. Probabilmente erano giorni che osservavano l’attività. Le commesse, nei giorni precedenti al furto, hanno ricevuto strane telefonate di persone che dicevano di essere clienti e che chiedevano se ci fossero Woolrich e Moncler. Presumibilmente erano i malviventi che si informavano sull’approvvigionamento. È soltanto un’ipotesi che dovrà essere confermata dalle forze dell’ordine.

Saverio Cocchi è ancora sotto choc: "Quello che mi ha colpito e la calma con cui i delinquenti hanno prima sfondato, poi razziato il negozio – sottolinea –. Urlavo dal palazzo di fronte, ma loro imperturbabili hanno continuato senza battere ciglio. Voglio capire se nei giorni precedenti mi stavano studiando. Abbiamo tanto telecamere e guarderò ogni fotogramma con attenzione".

Il titolare del noto negozio di abbigliamento ringrazia carabinieri e dipendenti: "I miei ragazzi erano in lacrime. Questo testimonia l’affetto nei miei confronti e per un’attività storica. I carabinieri, invece, sono arrivati subito e si sono messi a disposizione. In pochi minuti hanno raggiunto la mia bottega, ma i ladri sono stati velocissimi. Pochi istanti e sono fuggiti con il bottino. Dietro di loro una scia di devastazione: oltre a saracinesca e vetrina, anche il cartongesso è stato abbattuto. Sembrava un campo di battaglia".

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