Bologna, 8 giugno 2017 – Dopo tre ore di arringa, il pm Morena Plazzi ha chiesto la condanna per sei ex consiglieri regionali del Pd, con in testa l’ex capogruppo Marco Monari, e l’assoluzione per altri sette. Il processo vede alla sbarra 14 ex consiglieri con l’accusa di peculato per le cosiddette ‘spese pazze’, come cene in ristoranti stellati, viaggi, hotel di lusso, consulenze e regali vari. Tutte voci messe a rimborso tra giugno 2010 e dicembre 2011.
Il pm ha ormai definito il suo orizzonte nei precedenti processi relativi ad altri gruppi: le spese platealmente personali viene chiesta la condanna, per quelle dubbie (quindi non pienamente provate) l’assoluzione.
E anche nel caso del Pd i consiglieri condannati sono stati però assolti per alcune voci, quelle appunto ritenute non provate o tutto sommato legittime.
La richiesta di pena più alta è a cinque anni per l’ex capogruppo Monari, che rispondeva sia delle sue spese personali (cene in ristoranti di lusso e week end in hotel di rango) sia in concorso per quelle degli altri, visto che come capogruppo le aveva approvate. Il pm ha poi chiesto due anni e sei mesi per Luciano Vecchi, due anni e tre mesi per Rita Moriconi (VIDEO), l’ex consigliera reggiana tra i cui rimborsi c’era anche il famigerato sex toy, un anno e sei mesi per Thomas Casadei, Roberto Piva, Valdimiro Fiammenghi.
Chiesta invece l’assoluzione per Marco Carini, Gabriele Ferrari, Roberto Garbi, Mario Mazzotti, Roberto Montanari, Giuseppe Pagani e Damiano Zoffoli. Nelle prossime udienze prenderanno la parola le difese, mentre la sentenza del tribunale è prevista dopo l’estate.
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