Bologna, il Comune valuta le strisce luminose per la sicurezza dei pedoni

Ordine del giorno di Bergonzoni e Scarano, l'assessore Priolo: "Faremo verifiche"

Attraversamento pedonale di notte (foto d'archivio Newpress)

Attraversamento pedonale di notte (foto d'archivio Newpress)

Bologna, 12 maggio 2017 - Bologna potrebbe mettere in campo una sperimentazione degli attraversamenti pedonali “intelligenti”, cioé dotati di strisce che si illuminano quando sta per passare una persona a piedi. Un’apertura verso questa possibilità arriva dall’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, ma prima bisognerà verificare se il sistema è stato omologato dal ministero (cosa che, ad un primo parere degli uffici comunali, non risulta).

Del tema si è discusso oggi in commissione alla luce di due ordini del giorno presentati da Lucia Borgonzoni e Francesca Scarano (Lega Nord). Borgonzoni chiede “la sperimentazione in almeno un paio di strade”, con traffico più corposo e veloce: a detta della leghista ogni impianto costerebbe 10.000 euro e sarebbe “molto più utile degli autovelox”. Anche Scarano chiede di valutare l’investimento e anche di fornire una “mappatura delle zone in cui gli attraversamenti pedonali sono maggiormente a rischio”. Per quanto riguarda le strisce luminose, il tema è che “si possono installare solo se sono omologate dal ministero e non mi risulta lo siano”, afferma Carlo Michelacci, dirigente del settore Mobilità di Palazzo D’Accursio: e “il fatto che alcuni Comuni le abbiano install non vuol dire che siano omologate”, avverte Michelacci, citando l’esempio dei semafori che facevano scattare il rosso di fronte ad auto che arrivavano superando il limite di velocità. Ad ogni modo l’idea è “sicuramente interessante e da valutare”, aggiunge il tecnico. In effetti “ci sono zone in cui forse possiamo sperimentare se l’omologazione è stata compiuta”, dichiara Priolo, guardando in particolare a strade periferiche magari meno illuminate di quelle del centro.

“Siamo aperti a mettere in campo accorgimenti nuovi”, continua Priolo, dunque “faremo delle verifiche sullo stato di omologazione” degli attraversamenti smart: prudenza necessaria “affinché non vengano spese inutilmente risorse pubbliche”. Tutto questo sapendo che “nonostante si tentino tutti gli strumenti possibili per garantire la sicurezza dei pedoni- sottolinea l’assessore- abbiamo comunque degli incidenti mortali”: valga l’ultimo caso in zona Mazzini, dove un’anziana è stata investita mentre attraversava su strisce con isola salvagente. Per quanto riguarda la mappatura dei “punti neri”, oggi “è ferma al 2014 ed ho chiesto agli uffici di attualizzarla al 2015 - riferisce Priolo- essendo il 2016 ancora in elaborazione”: l’assessore conta di presentare i risultati entro l’estate “con le priorità che l’amministrazione intende mettere in campo”, prevedendo di realizzare i primi interventi entro l’anno.

Intanto il presidente della commissione Mobilità, Vinicio Zanetti (Pd), organizzerà una serie di udienze conoscitive sulla sicurezza stradale, con particolare riferimento a quella di pedoni e ciclisti: “E’ un tema che sta a cuore a tutti noi” e dunque è utile “capire come ci stia muovendo e quali strumenti stiamo mettendo in campo”, sottolinea Zanetti.

Passando ad un altro tema legato al traffico, la Lega (sempre con Borgonzoni) è tornata a chiedere di modificare i T-Days, ma Priolo ribadisce che “al momento la situazione resta invariata” e “non ci sono aggiornamenti da dare”. Questo perché c’è da tenere presente la presenza delle barriere antiterrorismo e il fatto che tutti questi temi sono stati rinviati “all’analisi più approfondita” che porterà al Pums e al Pgtu: dunque “da una parte c’è un problema di sicurezza e dall’altra ci sono strumenti non aggiornati”. 

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