Bologna, sub morta. Ecco chi è la donna che ha perso la vita a Livorno

Di Castel Maggiore, aveva 57 anni, lavorava alla Fondazione Aldini Valeriani. Il primo a soccorrerla è stato il marito

Carla Tolomelli aveva 57 anni. Era in mare nel Livornese

Carla Tolomelli aveva 57 anni. Era in mare nel Livornese

Bologna, 25 maggio 2017 - Le immersioni erano la sua passione. Appena aveva un giorno libero dal lavoro, scappava in mare. Lo ha fatto anche ieri, per l’ultima volta, Carla Tolomelli, 57 anni, di Castel Maggiore. Assieme al marito aveva deciso di passare la giornata nelle acque della Costa Etrusca, e da Bologna era arrivata nel Livornese. Carla, che da anni lavorava come responsabile Area inserimento al lavoro alla Fondazione Aldini Valeriani - stando a quanto emerso dalle prime ricostruzioni della capitaneria di porto - è stata colta da arresto cardiaco mentre si trovava a circa 30 metri di profondità. Inutili i tentativi di rianimarla.

Carla e suo marito, per l’immersione, avevano deciso ieri di appoggiarsi a un diving locale il cui personale li ha accompagnati fino al punto prescelto per l’immersione. Proprio mentre stava scendendo in profondità la donna ha accusato il malore che poi le è stato fatale. Il primo ad accorgersi di quanto stesse accadendo è stato il marito che ha subito provato a soccorrerla riemergendo velocemente insieme a lei. Una volta fuori dall’acqua è intervenuto anche il personale del diving che era sul gommone di appoggio e che, non appena si è reso conto della gravità della situazione, ha subito chiesto l’intervento della guardia costiera. Mentre in mezzo al mare si cercava di prestare i primi soccorsi alla donna, da Livorno è partita una motovedetta, mentre un gommone a Cecina ha caricato il personale sanitario del 118 con il medico rianimatore e si è diretto a tutta velocità verso il luogo dell’incidente.

Purtroppo una volta arrivati sul posto i soccorritori hanno trovato la donna in condizioni disperate: le manovre di soccorso eseguite con il defibrillatore sul gommone non sono servite. Il medico del 118 a sua volta ha tentato di rianimarla, ma ormai era troppo tardi per lei. La magistratura ha così disposto gli accertamenti del caso, presto potrebbe essere effettuata anche l’autopsia sul corpo della donna e una accurata verifica sull’attrezzatura usata per l’immersione. Il marito della donna, invece, è stato trasferito a scopo precauzionale in camera iperbarica non avendo provveduto a fare la decompressione quando è riemerso repentinamente. A Castel Maggiore, dove la coppia viveva, e alla Fondazione, quando nel pomeriggio si è diffusa la notizia, amici, colleghi e conoscenti sono stati colti da sgomento.

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