Tagliate le fermate sulla linea ferroviaria Bologna-Vignola

I convogli non fanno sosta nelle stazioni di Casalecchio-Ceretolo, Riale e Zola Chiesa. Complessivamente otto corse (sulle 44 giornaliere) transiteranno da queste tre stazioni senza fermarsi

Un treno della linea Bologna-Vignola

Un treno della linea Bologna-Vignola

Casalecchio (Bologna), 13 dicembre 2016 - Troppi ritardi? Basta cambiare l’orario e fare qualche fermata in meno! Così da ieri sulla Bologna-Vignola l’orario dei treni cambia per la quarta volta dall’inizio dell’anno e in più su tutte le corse limitate al tratto Bologna-Bazzano i convogli non fanno sosta nelle stazioni di Casalecchio-Ceretolo, Riale e Zola Chiesa. Complessivamente otto corse (sulle 44 giornaliere) che transiteranno da queste tre stazioni senza fermarsi. Effetto diretto dell’applicazione del limite di velocità a 70 chilometri orari imposto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf) sulle tratte regionali non provviste di dispositivi di sicurezza evoluti, fra queste appunto la Bologna-Vignola che dall’inizio di novembre ad oggi aveva registrato un deciso peggioramento della puntualità dei treni, scesa in media sotto quota 90 per cento.

“Questo cambio di orari è un passo indietro rispetto ai prevedenti perchè il tempo di viaggio si allunga di nuovo – sottolinea Maurizio Quartieri, presidente dell’associazione di viaggiatori ‘In prima classe sulla Bologna-Vignola’ –. Il nuovo orario riporta i tempi di viaggio a un’ora per la maggior parte delle corse da Vignola, e ai 54-56 minuti per molti treni in direzione opposta. E poi si arriva alla sospensione di tre fermate sulle corse Bologna-Bazzano e questo produrrà certamente disagio e disappunto tra gli utenti”.

Insomma l’associazione degli utenti sottolinea che si tratta di una battuta d’arresto rispetto ai tempi annunciati dall’assessore regionale Donini solo due mesi fa a Crespellano. “Di positivo c’è il fatto che l’installazione dei sistemi di sicurezza più evoluti sono già iniziati dalla primavera e c’è la speranza di vedere conclusi i lavori entro l’estate del prossimo anno. Vigileremo affinché i tempi indicati da Fer siano rispettati, in modo che alla scadenza potranno essere ripristinati sia tempi di percorrenza più brevi, sia l’assistenza continua in carrozza del personale capotreno, oggi obbligato a rimanere in cabina da ordini di servizio conseguenti le disposizioni Ansf”.

Oltre ai disagi causati dal cambio di orari e dal ‘salto delle fermate’ da segnalare anche altre proteste, come quella di Erio Carboni, che nota come il guasto prolungato del sistema informativo sulla stazione del Pilastrino di Zola crei un disservizio sulla interconnessione con la linea di autobus 686 lungo la valle del Lavino: “La mancata segnalazione tempestiva dei frequenti ritardi fa si che salti la coincidenza treno-autobus col disagio di almeno un’ora di attesa”, segnala Carboni.

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