Bologna, in fila al Comunale per TedX, lo show degli innovatori

Tutto esaurito per la settima edizione dell'evento, sul palco dieci professionisti

La fila per entrare a TEDxBologna (Schicchi)

La fila per entrare a TEDxBologna (Schicchi)

Bologna, 22 ottobre 2017 - Un evento fuori dal comune, per capirlo è bastato vedere l’incredibile fila di persone radunate in piazza Verdi, in attesa di poter entrare al Teatro Comunale. La settima edizione di TEDxBologna ha registrato il tutto esaurito, tanto che qualcuno è rimasto in piedi per assistere allo show. Uno spettacolo unico nel suo genere, nato per diffondere idee di valore attraverso conferenze tenute da inventori eccezionali e pensatori proiettati nel futuro, capaci di immaginare già oggi il mondo di domani (FOTO).    TED (Technology, entertainment, design) è infatti un’organizzazione no profit che da anni ha lanciato un programma di eventi locali e che all’edizione annuale ha voluto dare un titolo emblematico: ‘Inimmaginabile’. Sul palco si sono succeduti 10 speaker, professionisti molto diversi tra loro, ma accomunati da una grande caratteristica: l’immaginazione. Lo show è partito con il racconto di Andrea Accomazzo, responsabile di missioni interplanetarie, che ha pilotato la sonda Rosetta. Sonda che, tra l’altro, ha studiato da vicino la cometa 67P Churyumov-Gerasimenko.

Poi Germania Lavagna, presidente di Refugees Welcome, che ha parlato di immigrazione e integrazione; Edoardo Tresoldi, affascinante scultore contemporaneo capace di rendere arte il paesaggio; Rudy Bandiera, educatore digitale indicato da Wired tra i 50 italiani più influenti su Twitter; Andrea Benedetti, esperto di tecnologia; il mago della cyber security Stefano Fratepietro; Arianna Porcelli Safonov, scrittrice e attrice comica; Francesca Faruolo, dedita all’educazione olfattiva; Casey Fenton, eclettico programmatore statunitense.    Una delle presentazioni più significative, però, è stata quella di Sara Roversi, imprenditrice bolognese vincitrice di numerosi premi e ideatrice di un Master internazionale in ‘Food innovation’. Snocciolando alcuni dati sul consumo idrico, sul problema dello spreco alimentare, sull’obesità e sulle differenze tra contesto urbano e rurale, Roversi è riuscita a fornire un quadro su come sarà il mondo di domani.

«Credo si stia sviluppando una coscienza collettiva – sottolinea l’imprenditrice – le persone sono sempre più attente a scegliere cosa mangiare. Ci sono numeri che fanno tremare e il messaggio fa breccia: l’innovazione può fare tantissimo. Per questo ho creato il Master in Food innovation, per tentare di plasmare quelli che mi piace definire come ambasciatori capaci di dialogare, scoprire e raccontare al mondo modelli e tecnologie del futuro». Sara Roversi è anche a capo di Teatro Srl, il gruppo che ha vinto il bando per la gestione delle Scuderie di piazza Verdi e che il prossimo mese aprirà un vero e proprio laboratorio del cibo.

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