Bologna, è morto Tommaso Tori. Aveva 24 anni

L’ultima tappa, il trapianto di midollo. Per lui città mobilitata

E’ morto Tommaso Tori, il giovane di 24 anni malato di leucemia linfoblastica acuta. Per farlo curare negli Usa tante campagne di raccolta

E’ morto Tommaso Tori, il giovane di 24 anni malato di leucemia linfoblastica acuta. Per farlo curare negli Usa tante campagne di raccolta

Bologna, 25 settembre 2016 - Una grinta da vendere. Lui che la vita l’ha tenuta stretta fino alla fine, guardandola dritta in faccia con quei suoi occhi scuri in grado di arrivare dritti al cuore. Ma, ieri mattina, Tommi quella presa l’ha dovuta allentare. Stavolta per sempre. È morto Tommaso Tori, il 24enne bolognese che, poco più di due anni fa, aveva scoperto di essere affetto da una leucemia linfoblastica acuta. Dopo i primi trattamenti a Bologna, al Sant’Orsola, nel 2014 Tommi e la sua famiglia avevano tentato una costosa cura sperimentale a Philadelphia, negli Stati Uniti, per la quale si erano mobilitati parenti, amici, celebrità, sportivi e politici in una raccolta fondi senza precedenti, a cominciare dai Panificatori. Anche il ‘Carlino’ era sceso in campo. Ma la malattia, pur regredita, non se n’era andata del tutto. Due i trapianti ai quali si era sottoposto, prima grazie alla donazione della sorella Francesca, poi del fratello Emanuele. Una vita inseguendo la vita, tra il Sant’Orsola e il San Raffaele di Milano. Fino a ieri. 

I genitori di Tommi – mamma Raffaella e papà Marcello – e i fratelli del giovane avevano sempre tenuti aggiornati il sito internet (www.giftsfortommaso.org/) e l’omonima pagina Facebook dedicata alla raccolta fondi per sostenere le cure sperimentali. «Grazie sempre per essere vicini a Tommaso», scrivevano il 1° giugno, all’indomani del secondo e ultimo trapianto di midollo. E proprio dal web, dove era nata la catena di solidarietà, fanno sapere che arriverà nei prossimi giorni la comunicazione sui funerali.    Difficile però parlare di una vittoria della malattia, quando anche nei momenti più bui Tommi stesso aveva un pensiero per gli altri. Come nel giugno 2015, quando di suo pugno, dalla sua pagina Facebook personale, invitava tutti a spendere un minuto del proprio tempo per documentarsi sulla banca dati dei donatori di midollo osseo: "Il ‘sacrificio’ è minimo e permetterà di salvare una vita, così come è stato fatto con me".

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