Bologna, protesta contro i tornelli. L’Università chiama la Procura

Segnalati i disagi a Lettere dovuti alle continue iniziative del collettivo. Che ora chiede pure di fare da ‘vigilante’ in biblioteca

La biblioteca di Lettere al 36 di via Zamboni,  al centro delle contestazioni del Cua

La biblioteca di Lettere al 36 di via Zamboni, al centro delle contestazioni del Cua

Bologna, 27 gennaio 2017 – A tirare la corda, alla fine si spezza. E, così, per l’ennesima volta, gli attivisti di Cua si sono messi nei guai. Questa volta per aver sbloccato le porte d’emergenza al 36 di Lettere, dove per limitare l’accesso alla biblioteca ai soli studenti sono stati installati dei tornelli. «Giammai!», avevano tuonato i ragazzi del collettivo, provvedendo a ripristinare le condizioni di accesso originarie. In più occasioni.

L’Università ha sopportato. Fino a stamattina, quando ha segnalato in Procura i disagi dovuti alle proteste del Cua. Che, ieri, aveva anche fatto irruzione nell’ufficio della direttrice del 36, ‘rea’ di aver sospeso il prestito a uno degli antagonisti, studente di Lettere. Stamattina il ragazzo è stato riamesso al prestito. E il collettivo, in alternativa ai tornelli, si è proposto come ‘vigilante’ della biblioteca fino alla mezzanotte.

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