Torri di Bologna, sos graffiti

Giovanardi (Prendiparte): “Salvarle si può”

Un graffito svetta su Torre dei Catalani (foto Schicchi)

Un graffito svetta su Torre dei Catalani (foto Schicchi)

Bologna, 20 febbraio 2018 - Ci sono ‘muri’ che valgono più di altri, e quando vengono deturpati fa ancora più male. Sono le torri, il biglietto da visita di Bologna nel mondo. Un patrimonio artistico e culturale da tutelare, purtroppo però costantemente alla mercé dei vandali di turno. Spesso ci si passa di fianco senza farci neanche troppo caso, i graffiti ormai fanno parte della quotidianità, ma quei segni di inchiostro nero, blu o rosso sono ferite aperte nel cuore della ‘turrita’, soprattutto per chi del patrimonio medievale cittadino ne ha fatto una passione.

La segnalazione ci arriva proprio da Matteo Giovanardi, proprietario della torre dei Prendiparte, nel tempo vittima dello sfregio dei vandali: «Sono almeno due anni che la ‘Catalani’, la casatorre dell’Archivio di Stato, è stata ‘affrescata’ alla base dalle bombolette dei vandali, e pochi giorni fa – continua – è successo anche alla ‘Guidozagni’».

Il mondo delle torri medievali vanta un gruppo di proprietari piuttosto eterogeneo, «vorrei che insieme pensassimo a un contenitore per abbracciarle tutte – prosegue – un’ ulteriore spinta turistica è possibile, potremmo creare, come surplus ai cartelli già affissi dal Comune in passato, anche dei pannelli specifici, magari con l’impiego della tecnologia ‘Qr-code’, che rimandi tramite la fotocamera dello smartphone a contenuti multimediali e ipertestuali, non solo quindi la storia del monumento, ma anche immagini e video per far vedere come sono dentro».

Usciamo da settimane in cui la polemica sui graffiti si è fatta sentire, è chiaro che trattandosi in questo caso di 900 anni di storia la cosa si fa ben più complessa, non sono semplici muri da intonacare, ma il mattone medievale bolognese, che ha bisogno di tutte le cure e competenze del caso. L’idea c’è: «Un’ operazione come quella che fece la Banca di Bologna con le Porte, un’occasione per gli investitori anche di mettersi in mostra. Nel caso delle torri potrebbe avere un impatto minore, perché più nascoste, ma abbiamo nelle mani parte del futuro della città e nel caso di Bologna passa anche per la tutela del patrimonio storico».

 

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