Bologna, truffa dei biglietti del bus per l'aeroporto, 17 denunce

Operazione Easy Ticket: ecco come funzionava il sistema architettato da un gruppo di nomadi e alcuni addetti alle biglietterie e autisti del Blq

Un bus Blq in una foto d'archivio Schicchi

Un bus Blq in una foto d'archivio Schicchi

Bologna, 14 febbraio 2018 - Un accordo 'truffaldino' fra un gruppo di nomadi e alcuni addetti alle biglietterie e autisti del 'Blq', il bus speciale che collega la stazione ferroviaria di Bologna all’aeroporto ‘Marconi’, per derubare gli utenti che comprano i titoli di viaggio. Il sistema, andato avanti per circa sei mesi e con un bottino stimato in almeno 30.000 euro, è stato smascherato dalla Polizia Ferroviaria con la collaborazione di Tper, l'azienda trasporti che gestisce il servizio e che è parte lesa nella vicenda.

L'indagine 'Easy ticket', coordinata dal pm Augusto Borghini, ha portato a 17 denunce: 10 sono donne di origine bulgara, indagate per furto ai danni dei viaggiatori; gli altri sono 4 addetti alle biglietterie e 3 autisti dell'aerobus 'Blq', accusati di truffa, tutti dipendenti di due società esterne a Tper.

Gli accertamenti sono partiti nel maggio scorso, dopo che Tper ha notato alcune anomalie nelle vendite, ai self service, di blocchi da 8 biglietti per il Blq (costo 6 euro a viaggio), aumentate del 200% in poco tempo. Gli investigatori della Polfer hanno scoperto, anche utilizzando telecamere nascoste, il modus operandi architettato per la truffa. Le donne appostate alle macchinette self service inducevano ad acquistare più biglietti del necessario (solitamente 8 che è il numero massimo) le vittime, in gran parte turisti stranieri, che tuttavia si allontanavano prelevando un solo titolo di viaggio. I restanti ticket venivano venduti a 3 euro ad autisti e addetti compiacenti, che poi li rivendevano a prezzo pieno. 

Le indagini sono scattate anche grazie alle segnalazioni di alcuni utenti, che lamentavano l’insistenza con cui le nomadi offrivano il loro aiuto per acquistare i biglietti.

TPER -  Tper "si tutelerà nelle sedi opportune a fronte dei danni subiti, nell'interesse proprio e dell'utenza, nei confronti delle persone che saranno ritenute responsabil dalla magistratura" nell'ambito dell'indagine 'Easy ticket'. L'azienda, quindi, non chiederà, nell'immediato, provvedimenti nei confronti dei sette lavoratori (quattro addetti alla biglietteria e tre autisti, dipendenti di due ditte in appalto) denunciati.  La posizione di Tper, espressa in conferenza stampa dal direttore amministrativo Fabio Teti, viene ribadita dall'azienda in una nota in cui si dice, sostanzialmente, che prima di decidere il da farsi nei confronti dei lavoratori infedeli si attendeRà almeno la conclusione delle indagini del pm Augusto Borghini. 

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