Bologna, gli attivisti sospesi del Cua continuano a dare gli esami

Uno studente di Medicina era stato sospeso per le contestazioni di piazza Puntoni e ha preso 30

Bologna, Cua in corteo contro il caro-mensa (Schicchi)

Bologna, Cua in corteo contro il caro-mensa (Schicchi)

Bologna, 26 giugno 2017 - Tre esami su tre. Nonostante le sospensioni ricevute, gli attivisti del Collettivo universitario autonomo continuano a sostenere gli esami all'Università. Stamattina è toccato a un ragazzo di Medicina, sospeso per le contestazioni di piazza Puntoni sul caro mensa e che ha incassato un trenta. La campagna lanciata dal Cua, quindi,"No alla doppia pena dell'Unibo!" continua, dopo i due precedenti esami sostenuti da altri attivisti sospesi, per contestare le sospensioni decise dall'Alma Mater.

«Oggi assieme ad uno studente di medicina sospeso abbiamo nuovamente rotto i dispositivi dell’università ed è stato possibile svolgere l’esame nonostante il regime di sospensione - scrivono gli antagonisti sulla loro pagina Facebook -. Alla luce pure dei 4 mesi di sospensione comminati dall’ultimo Senato accademico ad un sesto studente, confermiamo a maggior ragione l’opportunità di rifiutare collettivamente questi provvedimenti. Ogni esame sarà collettivo, ogni esame sarà una barricata finché non verrà messa la parola fine al “Codice Etico” e a tutti i dispositivi che ne conseguono».

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