Bologna, 10 marzo 2010 - E' stato un giorno di festa e lustro per la facoltà d'Ingegneria dell'Alma Mater, che ha visto conferire un riconoscimento speciale ai suoi studenti più meritevoli. Ma soprattutto è stato un primo risultato importante per la commissione Giovani dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna, organo voluto fortemente dal presidente dell'Ordine, l'ing. Felice Monaco, e attivo da qualche anno in una serie di iniziative volte ad incentivare l’approfondimento tecnico e la preparazione dei giovani ingegneri.
 

Il Primo Premio di Laurea, infatti, è proprio il frutto degli sforzi di queste 'nuove leve' dell'Ordine, che hanno 'sudato' sui banchi di via del Risorgimento e, qualche anno dopo, hanno voluto assegnare un premio speciale alle tesi dei futuri colleghi. Sono stati cinque gli elaborati selezionati tra i 63 pervenuti, suddivise nelle tre sezioni Civile/Ambientale, Industriale e Informazione. La commissione di valutazione è stata formata dal presidente Felice Monaco, tre rappresentanti della Commissione Giovani, Claudio Lantieri, Lorenzo Longhi e Sergio Foresta, e da tre docenti Universitari esperti nelle materie specifiche del Concorso, Anna Ciampolini, Francesco Ubertini e Paolo Vestrucci.
 

Andrea Giusti, Roberta Rossi, Elisabetta Renni, Armando Spaccasassi e Giovanni Clemente, sono stati i vincitori, premiati nella sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio, insieme ad Alessio Giammarruto, Marina Fiore, Veronica Pacini, Luca Laghi e Marco Ramilli, che hanno ricevuto una menzione speciale. Fra la grande la soddisfazione dei giovani organizzatori, la cui iniziativa è stata apprezzata anche dal preside di Facoltà Pier Paolo Diotallevi, abbiamo parlato con il loro rappresentante, l'ingegnere Salvatore Scifo.
 

Salvatore, ci puoi spiegare meglio quali sono i compiti della Commissione giovani e in che cosa vi differenziate dagli altri membri dell'Ordine?
La Commissione Giovani è stata creata un paio d'anni fa su richiesta dell'Ing. Monaco, il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Bologna. L'esigenza di questo nuova commissione è nata anche dall'evidenza che sono pochissimi i giovani sotto i 35 anni a fare parte dei consigli direttivi. In un primo momento ci sono state alcune difficoltà, avevamo bisogno di 'studiarci' gli uni gli altri. Ad esempio, ci sarebbe piaciuto organizzare degli incontri con aziende, ma i membri dell'Ordine rimanevano un po' scettici difronte alle nostre richieste. Poi con il tempo abbiamo imparato a conoscerci e a trovare il modo di collaborare, venendoci incontro.
 

E ora quanti siete?
Siamo partiti in una trentina, ma con il tempo alcuni membri si sono distaccati e sono rimasti sette della 'vecchia guardia'. Attualmente, però, si sono aggiunti nuovi ragazzi e siamo circa dodici. Si tratta di tutti ingegneri abilitati, in grado di offrire all'Ordine una preparazione più aggiornata rispetto alle vecchie generazioni.
 

Alla fine siete riusciti ad avere margine d'azione in una vostra iniziativa?
Questo premio, ad esempio, lo abbiamo organizzato noi, una volta avuta l'autorizzazione. Abbiamo avvuto una grande partecipazione: sono pervenute 63 tesi di laurea, suddivise nelle 5 tematiche proposte.


Ma questo premio avrà anche una finalità pratica per i vincitori?
Beh, intanto ogni premio corrisponde a 1.000 euro, in più il prof. Alessandro Cocchi, direttore della rivista specialistica 'Inarcos', ha pensato ad un inserto in cui verranno pubblicate le tesi vincitrici. Inoltre abbiamo in mente l'idea di proporci come consulenti in progetti di pubblica utilità del Comune, come ad esempio la realizzazione di asili o altre infrastrutture. Sarà un modo per farci conoscere. E in futuro ci piacerebbe anche che un membro della Commissione Giovani figuri in ognuno dei settori dell'Ordine.

Quindi mantenete comunque sempre rapporti con l'università?
Sì, abbiamo sicuramente un legame fisiologico con la facoltà di Ingegneria, anche perché tre di noi sono ricercatori. Del resto l'obiettivo fondamentale della Commissione è proprio quello di promuovere iniziative e sviluppare relazioni che permettano la crescita professionale e culturale dei giovani ingegneri, facilitando i rapporti di collaborazione e di solidarietà tra gli appartenenti alla categoria.