Bologna, 18 febbraio 2011 - La Cina conquista gli studenti del liceo Fermi di Bologna. Sono una ventina i ragazzi che hanno partecipato al primo corso di lingua e cultura cinese attivato come attivita’ extra-curriculare dalla scuola, appena concluso. E altri 20 si sono sono iscritti alla nuova edizione.

L’attestato di partecipazione ai primi studenti del corso e’ stato consegnato questa mattina dal preside del Fermi, Maurizio Lazzarini, dal rettore dell’Alma Mater di Bologna, Ivano Dionigi, dal commissario Anna Maria Cancellieri e dal direttore reggente dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari. Presenti anche Marina Timoteo e Xu Yumin, direttrici dell’Istituto Confucio di Bologna, e Wang Hongjian, secondo segretario dell’Ufficio istruzione dell’Ambasciata cinese in Italia.


L’iniziativa e’ dell’Istituto Confucio, che ha sottoscritto anche un protocollo d’intesa per favorire gli scambi culturali e affiancare all’attivita’ formativa in aula, in futuro, stage di perfezionamento in Cina per gli studenti che vogliono approfondire lo studio della lingua e della cultura del Paese.
“E’ stato un corso molto interessante e molto impegnativo- spiegano due ragazzi, Luca Marzaduri e Francesco Toschi- un’esperienza che consigliamo a tutti e che vogliamo continuare.
Speriamo ci dia tante possibilita’”. Il cinese “e’ la lingua piu’ parlata al mondo”, sottolinea il preside del Fermi, che ricorda anche “l’antica tradizione di ospitalita’ a Bologna nei confronti dei cinesi. E’ una comunita’ che apprezziamo”.

Grandi complimenti agli studenti del Fermi arrivano anche dal rettore dell’Alma Mater e dal commissario. “La Cina non e’ piu’ solo vicina- afferma Dionigi- e’ dentro le nostre case e ora anche nella nostra scuola”. Il rettore ricorda che sono 730 gli studenti universitari cinesi a Bologna e racconta del suo viaggio in Cina nell’ottobre scorso.
“Mentre ero a cena con i colleghi- spiega il rettore- mio figlio andava in giro con i suoi amici che hanno studiato cinese a Venezia e ora insegnano italiano in Cina. Li’ ho visto il cosmopolitismo dei giovani: io cittadino di Bologna, loro cittadini del mondo. Si muovevano per Pechino come fosse il loro paese natale”. Da quel viaggio Dionigi e’ tornato con l’idea che i cinesi “sono un popolo allineato, ordinato e tutto proiettato al futuro. E mi sono chiesto: ci sara’ mai gara con questi?”. Poi aggiunge: “Noi occidentali siamo una parte, non deteniamo piu’ il primato. La geografia e la demografia fanno la differenza oggi”.
E conclude: “Auguri a voi, cittadini del mondo”.


Dal canto suo, Cancellieri dice voler rendere “omaggio al liceo Fermi, che ha dato a Bologna tanti ragazzi straordinari”. E agli studenti da’ un piccola lezione. “Non si puo’ vivere senza un’orizzonte piu’ ampio del proprio- sostiene Cancellieri- bisogna essere ben radicati alla propria storia e al proprio territorio, ma guardando oltre: radici salde e sguardo perduto lontano, solo cosi’ sarete cittadini del mondo. Avete fatto una buona scelta, continuate cosi’”.