Bologna, 5 marzo 2012 - “Bella e dolce Bologna!”: così Pier Paolo Pasolini ricorda la città che l’ha visto nascere e che ha ritrovato negli anni dell’adolescenza e della prima giovinezza. E Bologna ricambia con l’intitolazione del Cortile del Cinema Lumière (in via Azzo Gardino, 65) a “Pier Paolo Pasolini – Poeta”.
A Pasolini la Cineteca di Bologna – che ne custodisce preziosamente l’archivio – dedica l’intero mese di marzo, a partire proprio da una giornata speciale, quella di lunedì 5 marzo, novantesimo compleanno del poeta-regista nato appunto a Bologna il 5 marzo del 1922 e ucciso a Ostia il 2 novembre del 1975.

Il cinema eretico di Pasolini, questo il grande insieme tratteggiato dalla Cineteca (grazie a un’idea di Giuseppe Bertolucci e con la curatela di Roberto Chiesi) per il lungo omaggio a PPP, declinato poi in altri più specifici sottoinsiemi interpretativi (Matrici e filiazioni, Mito ed eresia, Vite violente delle borgate, Il cinema in forma di laboratorio, Contro il presente, Lo scandalo del corpo), che offrono ancora una volta una nuova chiave interpretativa del suo cinema.

Ma cominciamo da lunedì 5 marzo: alle ore 17.30 al Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65), il primo ricordo è affidato alla musica, con un concerto del Coro Arcanto, diretto da Giovanna Giovannini, che interpreterà alcune parti da I Turcs tal Friûl e Le ceneri di Gramsci, messe in musica da Giovanna Marini. Poi sarà Roberto Magnani a interpretare alcuni brani del poeta, mentre a seguire, verrà proiettato il recital di Laura Betti, Una disperata vitalità, ripreso da Mario Martone nel 1988.

In serata, subito due film che identificano alcuni poli della retrospettiva: Uccellacci e uccellini (ore 20), con uno degli ultimi magnifici Totò, e Tempi moderni di Charles Chaplin (ore 22.15), primo tra i tanti titoli non pasoliniani scelti tra quelli che PPP ha individuato come centrali per la sua formazione artistica.
Così come lo è stato Giovanna d’Arco di Carl Theodor Dreyer (in programma invece martedì 6 marzo, alle ore 20), che ci porta sulla via della sacralità del Vangelo secondo Matteo (sempre martedì 6 marzo, ma alle ore 22.15).

Così fino a lunedì 26 marzo sugli schermi del Cinema Lumière si avvicenderanno moltissimi film diretti da Pasolini a film che ne hanno intrecciato la vicenda registica: Ostia di Sergio Citti (mercoledì 7 marzo, ore 22.15), La commare secca di Bernardo Bertolucci (lunedì 12 marzo, ore 22.15), o il rarissimo Femmes, femmes di Paul Vecchiali (giovedì 22 marzo, ore 22.30).