Bologna, 24 gennaio 2014 - La mostra fotografica 'Le Pietre Risorgeranno', che sarà inaugurata alle 16 di sabato prossimo nella cornice della basilica di San Bartolomeo e Gaetano (strada Maggiore 4) nasce dall’idea di voler continuare a mantenere vigile l’attenzione sul sisma che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012 e sulle innumerevoli negative conseguenze che esso ha provocato.

Non spegnere i riflettori è importante ed è importante non dimenticare, perché anche se la popolazione emiliana ha dimostrato di avere “il cuore e le braccia” per reagire, i danni, le difficoltà e le sofferenze che il terremoto ha causato sono ancora presenti e non bisogna cessare di avere attenzione, comprensione e di fornire aiuto concreto.

La mostra espone le opere dell’architetto e fotografo Gianna Spirito, immagini che prendono spunto dalle macerie vere, dalle chiese crollate, dalle case svuotate e dalle vie inagibili ma che vengono rielaborate dall’occhio dell’artista per diventare “allegorie del terremoto”, comunicando il messaggio che l’evento può e deve essere guardato con positiva speranza, base imprescindibile per una rinascita concreta, una rinascita che necessita, però, di fondamenta solide.

Un occhio attento non potrà non cogliere il parallelo tra il terremoto geologico e quello sociale che tutti stiamo vivendo in questi tempi : la ricostruzione parte dal consolidamento di tutto ciò che ha il compito di sostenere : le fondamenta per un edificio, i valori per la società. Pieve di Cento

La mostra ha potuto, infine, essere realizzata grazie al supporto della Costruzioni E.Dallacasa spa., impresa di costruzioni di Bologna, che ha patrocinato e finanziato il progetto convinta che anche attraverso questa iniziativa si possa comunicare il concetto del costruire sicuro e di qualità, utilizzando le più moderne tecnologie e soluzioni anti-sismiche che permettono agli edifici, anche in presenza di calamità improvvise e distruttive come il terremoto, di rimanere un rifugio e di non trasformarsi in trappole mortali, come purtroppo in molti casi è accaduto il 29 maggio 2012.

La mostra, ad ingresso gratuito, resterà esposta fino al 3 febbraio 2013.


Non è un caso la scelta della location: la Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano (strada Maggiore,4 Bologna), un luogo intimista e di raccoglimento concesso da Monsignor Stefano Ottani, che si è reso disponibile ad ospitare queste immagini che, avendo in molti casi come soggetto chiese lesionate e crollate, rappresentano il vero simbolo della comunità ferita dal sisma : la Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano accoglie le immagini delle “sorelle ferite” e di tutte le comunità che esse rappresentano, in segno di solidarietà e di vicinanza. L’altra autorevole presenza, grazie alla quale la mostra ha potuto prendere vita, è l’Arma dei carabinieri : il lavoro delle riprese fotografiche, infatti, è stato possibile grazie all’aiuto dei militari che hanno accompagnato i fotografi nelle zone “rosse” interdette all’accesso e per questo agibili solo con la collaborazione dei militari in loco.

 

Per informazioni :
Alberto Lenzi alberto.lenzi@gmail.com
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