Bologna, 25 novembre 2013 - Uno scienziato italiano, noto a livello internazionale per il suo lavoro di fotochimico inorganico, brilla (oggi ancor di piu’) per aver ispirato una generazione di giovani scienziati. E oggi riceve il premio annuale per il 2013 “Nature Award for mentoring in science” bandito dalla rivista Nature.

Oggi infatti al Palazzo del Quirinale, Vincenzo Balzani (Universita’ di Bologna) ha ricevuto il riconoscimento alla carriera insieme a un premio del valore di 5.000 euro conferito dal presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, dal caporedattore della rivista Nature, Philip Campbell, e dal presidente della commissione giudicatrice, Luciano Maiani. Ha presenziato alla cerimonia anche il Rettore dell’Alma mater Ivano Dionigi.

Insieme a Balzani sono stati premiato anche il fisico Giorgio Parisi e la biologa Michela Matteoli per l’attivita’ di mentore nel corso della carriera.

Balzani, da molti definito come pioniere nel mondo della fotochimica e fotofisica, “e’ considerato uno dei chimici piu’ encomiabili al mondo”, sottolinea una nota dell’Ateneo del capoluogo emiliano. Laureatosi all’Universita’ di Bologna nel 1960, ha continuato a insegnare chimica all’Alma mater per oltre 30 anni, dal 1973 al 2011; e’ stato fonte d’ispirazione per molte generazioni di giovani e di illustri scienziati, prima di diventare professore emerito di chimica dell’Universita’ di Bologna nel 2011. Nicola Armaroli, direttore del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ed ex studente di Balzani, lo ha descritto come “il chimico italiano piu’ originale, produttivo e illustre, nato per insegnare le scienze”.

Per il professor Leif Hammerstrom, docente Ordinario di Fisica reattiva all’Universita’ di Uppsala in Svezia, “Vincenzo e’ un vero pioniere e ha contribuito in maniera essenziale ai progressi fondamentali nella fotofisica e fotochimica. Fa brillare i giovani ricercatori e la sua creativita’ e’ stata una fonte d’ispirazione straordinariamente influente in tutto il mondo della scienza”, ha detto Hammerstrom.

“Sono pochi i ricercatori che possono essere considerati i fondatori di un determinato campo scientifico di rilievo,e certamente lui fa parte di questa categoria”. Luisa De Cola, ex studentessa di Balzani e attualmente docente all’Universita’ di Strasburgo, ha aggiunto: “Il suo intuito e la sua creativita’ sono stati contagiosi, ha insegnato a tutti noi a pensare fuori dagli schemi e a usare il piu’ possibile la nostra immaginazione”.

Sin dal 2005, Nature (il settimanale scientifico piu’ importante a livello internazionale) assegna ogni anno e in un Paese diverso l’”Award Mentoring in Science”, per premiare l’eccellenza per il mentoring in campo scientifico, e il premio per il 2013 e’ stato assegnato all’Italia. “In un’epoca in cui i laboratori sono sotto pressione per far fronte alla concorrenza, e’ fondamentale mantenere l’efficacia tecnica e l’integrita’ etica della propria scienza, rafforzando allo stesso tempo la creativita’. Per questo, l’attivita’ di mentoring dedicata ai giovani ricercatori non e’ mai stata cosi’ importante. Non e’ scontato che i capi dei laboratori siano dotati di competenze di mentoring e siano in grado di esercitarle. Questo e’ il motivo per cui sono lieto di celebrare quest’anno la notevole attivita’ di mentoring esercitata in un Paese d’illustre cultura scientifica: l’Italia”, ha detto Campbell