Risiko, foto d'archivio Germogli
Bologna, 8 aprile 2017 - Si sfidano da 12 lunghi mesi, a suon di dadi o di click, e ora arrivano sotto le Due Torri. Sono i 32 giocatori più forti d’Italia, selezionati per partecipare alla finale del Torneo Nazionale di Risiko, organizzata da Spin Master-Editrice Giochi. La sfida si disputerà tra oggi e domani all’hotel Cosmopolitan, in via del Commercio Associato 9. Il campione italiano in carica – Silvestro Iacono, classe ’64, di Grottammare – racconta della sua passione, e svela i segreti di uno dei giochi di società più amati del mondo.
Come si è guadagnato il titolo di campione italiano di Risiko? "Nonostante lavori come operaio, nei weekend ho partecipato ai tornei di selezione per la finale nazionale, che l’ anno scorso si è tenuta alla Fiera Play di Modena. Lì, anche se c’erano dei favoriti, ho vinto la coppa d’oro".
Merito anche del suo colore fortunato? Qual è? "Il giallo. Ma domani i colori si sorteggiano con i dadi".
Il paese più strategico? "La Cina".
La sua prima partita? "Avevo 18 anni. Ora ne ho 52".
E quella durata di più? "Ero in casa con amici e giocammo tutta la notte, per 10 ore di fila. Ai tornei invece si gioca col metodo della ‘sdadata’: ogni ora e mezza si tirano i dadi per decidere se interrompere la partita o continuare".
Secondo lei a Risiko conta di più essere fortunati o essere bravi? "Certo, un po’ di fortuna non guasta mai. Però non è sufficiente: la vera chiave è elaborare una strategia di ferro, ed entrare nella psiche degli avversari".
I segreti per vincere, se non sono troppo segreti? "Bisogna capire al più presto l’obiettivo degli avversari: alcuni sanno dissimulare molto bene, Risiko è un gioco psicologico. È importante anche stare concentrati nel conteggio dei punti, senza sbagliare. Infine, occhio alle tacite alleanze tra giocatori".
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