La foto della sub in mostra a Londra. “Il mio selfie con Van Gogh”

Cinzia Osele Bismarck ha studiato al Dams di Bologna. Il suo scatto è stato scelto dalla galleria Saatchi per essere esposto insieme ai grandi autoritratti della storia dell’arte

Jellyselfie, la foto di Cinzia Osele Bismarck che sarà esposta alla Saatchi di Londra

Jellyselfie, la foto di Cinzia Osele Bismarck che sarà esposta alla Saatchi di Londra

Bologna, 27 marzo 2017 - Da Van Gogh a Van Gogh, andata e ritorno. Passando per gli abissi. In mezzo un mare di colori e una sosta a Bologna, commovente come il guizzo di un genio e la barriera corallina. Cinzia Osele Bismarck, 40enne trentina che i grandi pittori li ha studiati al Dams, mai avrebbe pensato che una sua foto potesse essere esposta accanto alle loro opere. Eppure, una delle più importanti gallerie del mondo, la Saatchi di Londra, ha intenzione di esibire il ‘Jellyselfie’, un’immagine sottomarina, tra gli autoritratti di artisti immortali come Velasquez, Rembrandt e Frida Kahlo. La mostra si intitola ‘From Selfie to Self-Expression’ e andrà in scena dal 31 marzo al 30 maggio.

Come hanno fatto gli organizzatori a scovare il suo selfie subacqueo? “Da tre anni lavoro come fotografa subacquea e vivo a Sharm El Sheikh. L’anno scorso un’agenzia fotografica inglese mi ha chiesto il ‘Jellyselfie’ per pubblicarlo a corredo di un articolo, ed è stato notato da qualcuno alla Saatchi gallery. Così, in gennaio, gli organizzatori mi hanno contattato per esporlo”.

Come si sente quando immagina il suo selfie tra gli autoritratti di Van Gogh e Frida Kahlo? “Onorata e fortunata, visto che nessun famoso fotografo subacqueo avrà questo onore. Io mi sono laureata in storia e critica dell’arte al Dams di Bologna, può immaginare la felicità quando penso alla mia foto in mostra con i miei grandi miti artistici”.

Ha un preferito tra quelli che le faranno ‘compagnia’ a Londra? “Sicuramente Cézanne e Van Gogh, parliamo di mostri sacri”.

Secondo lei, che differenza c’è tra un autoritratto d’autore e un selfie? “Una grande differenza. Per un selfie bastano pochi minuti, per un’opera d’arte servono tempo e un’idea più elaborata”.

La foto scelta dagli organizzatori, il ‘Jellyselfie’, è quella che preferisce tra i suoi scatti? “È una delle mie preferite, certo, ed è uno dei primi selfie subacquei che abbia realizzato. Di solito sono io che scatto foto ai clienti e non c’è nessuno che le faccia a me, così ho deciso di scattare dei selfie per immortalare i miei incontri con le creature marine. Diciamo che mi sono specializzata in underwater selfie”.

Com’è il mondo visto dagli abissi? “Meraviglioso, lì tutto è in armonia. E poi ci sono la magia del silenzio e una pace che solo in acqua si può trovare”.

Lei è trentina di Lavarone. Come le è venuta la passione per il mare? “Nel 2005 ho scoperto Sharm El Sheikh e il suo mare cristallino con la meravigliosa barriera corallina. Quando ho provato ad immergermi la mia vita è cambiata. Così, ogni anno ci sono tornata in vacanza. Fino al 2012, quando mi sono trasferita lì per diventare guida subacquea. Poi, nel 2013, è cominciata la mia avventura fotografica”.

Racconti. “Dopo l’attentato che colpì una città vicino a Sharm, la gente smise di arrivare e io persi il lavoro. Un’amica mi chiese se volessi provare a fare foto subacquee ai clienti stranieri e io accettai. Sono autodidatta, ho imparato la tecnica fotografica in acqua. Sicuramente hanno influito le opere degli artisti studiati negli anni del Dams. Ormai avevo perso la speranza di lavorare in campo artistico, ma la vita è bella e piena di sorprese”.

Ha già organizzato il viaggio per Londra? “In realtà non ho ancora deciso la data, perché sono molto impegnata nell’organizzazione di una esposizione di fotografia subacquea che si terrà a Verona il 27 maggio. Ma nei prossimi giorni, appena avrò un attimo, pianificherò la visita alla mostra. Non potrei perderla per nessun motivo al mondo”.

Che ricordo ha di Bologna? “Amo Bologna. Ci ho vissuto per quattordici anni, ricchi di emozioni e soddisfazioni. Adoravo girarci in bicicletta. Ci sono tornata meno di un mese fa per l’Eudi, la fiera della subacquea, e ne ho approfittato per fare una passeggiata in centro. Passando in via Santo Stefano e via Castiglione ho pianto, emozionandomi come una bambina”.

Ci tornerebbe a vivere? “Non lo escludo. Se dovessi tornare in Italia, sceglierei Bologna. È bellissima, la adoro”.

 

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