Sereno Variabile torna a Bologna tra Dalì, sotterranei e ragù

Alberto Bevilacqua ha esplorato luoghi noti e meno noti sotto le Due Torri

Bologna, tanti visitatori alla mostra Dalì Experience (Schicchi)

Bologna, tanti visitatori alla mostra Dalì Experience (Schicchi)

Bologna, 17 dicembre 2016 - Sereno Variabile è tornato, dopo un anno, a Bologna, per portare i suoi telespettatori alla scoperta dei segreti e delle eccellenze gastronomiche e artistiche della nostra città. Dalle piazze ai mercati e dai teatri ai canali sotterranei, Alberto Bevilacqua ha esplorato oggi luoghi noti e meno noti, capaci di stupire ogni giorno turisti e bolognesi.

Il viaggio nella città, definita dal conduttore “patria di musica, motori, cibo e cultura”, è cominciato al Mercato delle Erbe, fra prelibatezze di ogni genere e signore già in cerca della mostarda per farcire la pinza di Natale. Poi, ricordate le mostre sui lavori di Frida Kahlo, Hugo Pratt e Salvador Dalì di casa, rispettivamente, a Palazzo Albergati, Palazzo Pepoli e Palazzo Belloni, le telecamere della Rai hanno visitato il curioso Museo del Flipper di via Stalingrado, sconosciuto ai più.

Un gradito ritorno, invece, è stato quello dei suggestivi sotterranei del Teatro Comunale, già esplorati nella scorsa edizione del programma, con i giganteschi macchinari che permettevano, a detta del sovrintendente del teatro Nicola Sani, “di sollevare il palco e trasformare la platea in una grande sala da ballo”. Il tour, attraverso uno sguardo al Mercato della Terra e un elogio al Re Nero stagionato 30 mesi, si è poi immerso di nuovo nel sottosuolo, nell'impressionante cisterna fatta costruire nel '500 dal cardinale Cesi, con l'obiettivo di alimentare con acqua potabile la neonata Fontana del Nettuno. L'antica anima musicale di Bologna, ancora, ha trovato spazio negli strumenti conservati nell'Oratorio di San Colombano, in via Parigi, oltre che nella colonna sonora della puntata, monopolizzata dal compianto Lucio Dalla.

Anche il ragù, inoltre, non ha mancato l'appuntamento televisivo e, anzi, ha suscitato una vera e propria battaglia. Ai tavoli di Tamburini infatti, dove il proprietario Giovanni ricorda come il New York Times abbia inserito il locale “fra i 1000 luoghi da visitare prima di morire”, i più convinti apostoli della tagliatella si sono scontrati con alcuni “eretici” sostenitori dei famigerati spaghetti alla bolognese. La conclusione, infine, è stata affidata di nuovo alla musica, con la brigata dell'Orchestra Senzaspine, capitanata dal giovane direttore Matteo Parmeggiani, e la nuova vita che ha portato al Mercato Sonato, e al cinema, con l'interessante mostra della Cineteca sui rivoluzionari fratelli Lumière.

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