Nettuno d'Oro, diamolo a Balzani

Il prof emerito dell'Alma Mater, chimico di fama mondiale, dimenticato dal Nobel. E il suo amico e collega James Stoddart, ultimo premiato in Svezia, lo abbraccia in una commovente festa a sorpresa per i suoi 80 anni

Vincenzo Balzani, professore emerito dell’Università di Bologna (foto Schicchi)

Vincenzo Balzani, professore emerito dell’Università di Bologna (foto Schicchi)

Bologna, 20 novembre 2016 - Dimenticato dalla Svezia e dal premio Nobel ma non dagli amici di una vita. Il chimico di fama mondiale Vincenzo Balzani, durante la festa a sorpresa per i suoi 80 anni, ha ricevuto la visita inaspettata di James Stoddart. Nobel per la Chimica appena un mese fa. Un abbraccio più grande di una semplice stima. E dopo le tante polemiche - ben tre rettori avevano protestato per il mancato riconoscimento a Balzani - è ora che la città di Bologna faccia la sua parte.

Questo il commento del nostro capocronista, Valerio Baroncini:

"Signori di Stoccolma, impegnati nelle pantomime con Bob Dylan, l’hanno dimenticato, colpevolmente. E allora pensiamo noi a Vincenzo Balzani, professore emerito dell’Alma Mater: il Comune lo premi con il Nettuno d’Oro, la massima onorificenza cittadina, per dimostrare che il suo rapporto con la città non è solo questione di... chimica. Siamo sicuri che il sindaco della città con l’università più antica, la sede dove il primus illuminator (la prima luce) Irnerio, ha insegnato, non possa non accettare questa sfida: un risarcimento minimo rispetto al premio Nobel sfumato, per il papà degli studi sui motori molecolari; ma un abbraccio grande da una comunità per cui lo stesso Balzani, non solo in seno all’Alma Mater, s’è più volte speso. Basta leggere quello che ha detto, ieri a Bologna, chi il Nobel lo ha ricevuto, e cioè il professore Stoddart: «Quel premio lo meritavi anche tu». Per Balzani, che ieri ha compiuto 80 anni, sarebbe il regalo più bello". 

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