Delitto alla Lunetta Mariotti, la versione di Hiceme: "Mi sono difeso"

Parla l'algerino che ha confessato l’omicidio di Sall Abdoulaye

Le brandine abbandonate nel parco Lunetta Mariotti

Le brandine abbandonate nel parco Lunetta Mariotti

Bologna, 25 luglio 2016 – «Mi ha iniziato a insultare, poi ha afferrato un coltello. Io sono riuscito a disarmarlo e l’ho colpito. Non ricordo neanche quante coltellate gli ho dato, eravamo ubriachi, sono sotto choc». Così, Hiceme Abdali, l’algerino di 38 anni, ha descritto al suo avvocato Antonio Bove il contesto in cui è maturato l’omicidio di Sall Abdoulaye, senegalese di 45 anni, ucciso la notte tra sabato e domenica, al parco Lunetta Mariotti, zona Navile, con un fendente al collo.

Il nordafricano domani mattina verrà ascoltato dal gip Mirko Margiocco per l’interrogatorio di garanzia (pm Beatrice Ronchi), mentre il conferimento per l’autopsia è stato fissato a giovedì. I due, senza fissa dimora, da qualche tempo vivevano nel parco, insieme ad altre persone.

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