Ex discarica Razzaboni di Persiceto, Pellegatti vuole la bonifica

Il sindaco di San Giovanni in Persiceto ha fatto un sopralluogo con la consigliera regionale M5S Silvia Piccinini

Il sindaco Pellegatti e la consigliera Piccinini alla discarica (foto Trombetta)

Il sindaco Pellegatti e la consigliera Piccinini alla discarica (foto Trombetta)

San Giovanni in Persiceto, 2 luglio 2016 - «Dopo questo sopralluogo all’ex discarica Razzaboni informo che ho già preso un appuntamento per martedì prossimo con l’assessore regionale Gazzolo per pianificare il successivo intervento di bonifica dell’area». A parlare è il sindaco di San Giovani in Persiceto Lorenzo Pellegatti reduce dalla visita di ieri mattina, assieme alla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Piccinini, all’ex discarica di via Samoggia. L’ex discarica si trova in una zona nelle campagne persicetane a fianco della Trasversale di Pianura. Va detto che, appena diventato sindaco, Pellegatti aveva cercato subito la Gazzolo che prontamente si era detta disponibile ad incontrare quanto prima il primo cittadino per fare il punto della situazione.

«L’assessore regionale – continua il sindaco – mi ha già anticipato che ha a disposizione circa 4 milioni di euro di fondi destinati alla bonifica delle discariche e vogliamo capire in che modo intervenire e i tempi di intervento. In maniera tale da organizzare una pianificazione. Abbiamo saputo della presenza di altri materiali inquinanti e dobbiamo verificare se gli stanziamenti regionali riusciranno a coprire le spese di totale bonifica. Ad ogni modo l’obiettivo del Comune di Persiceto è quello di arrivare a sanare l’area entro il 2017».

I lavori di sgombero dei rifiuti erano iniziati nel luglio dello scorso anno per poi interrompersi per via del ritrovamento di tracce di amianto. Ad ogni modo in questa prima fase di pulizia sono stati già rimossi 31mila tonnellate di rifiuti, ma rimane ancora una parte da ripulire, ovvero quel terreno ancora di proprietà della famiglia Razzaboni. «Abbiamo scoperto dai verbali di Arpa – sottolinea Piccinini – sostanze chimiche definite cancerogene e stamattina (ieri mattina ndr) abbiamo voluto verificare di persona lo stato delle cose. La bonifica non è ancora terminata e per questo motivo stiamo pagando le multe da parte dell’Unione europea che ci chiede di sanare questo luogo». «Una parte di questa ex discarica – prosegue la grillina – è ancora di proprietà di un privato e in questa parte giace una montagna di fanghi industriali e non si sa bene cosa ci sia sotto di altro. Per questo motivo chiediamo alla Regione di intervenire, come previsto dal Testo unico ambientale, urgentemente invece che rimpallare le responsabilità con il ministero dell’Ambiente e con il Comune di Persiceto».

E Piccinini aggiunge: «Rimane sempre il fatto che si deve bonificare e spendere soldi per le multe, ma non solo, perché stiamo spendendo ulteriori 50mila euro. Ciò perché la Regione ha deciso di ricorrere alla Corte costituzionale e non intende pagare la multa che il ministero dell’Ambiente ha già anticipato. Dal canto nostro noi continueremo a batterci perché venga finalmente messa in opera la definitiva bonifica e, allo stesso tempo, chiederemo alla Regione di assumersi le proprie responsabilità. E chiarisco che noi stiamo sempre dalla parte dei cittadini e non di un partito politico o un altro, liste civiche comprese».

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