I mestieri che gli italiani schivano

La lettera Risponde il vice direttore de Il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 29 maggio 2016 - Ci lamentiamo della disoccupazione ma migliaia di stranieri svolgono servizi che noi rifiutiamo. Ho cercato a lungo una badante italiana senza trovarla, perciò ho una rumena. Queste donne sono quasi tutte diplomate o laureate: da loro non c’è lavoro. Qui non portano via il lavoro a nessuno. Sarebbe bene però che i sindacati invitassero i giovani ad amare qualsiasi mestiere.  Carla Poggi, Ferrara

Risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

C’è del vero in ciò che lei afferma. Nel nostro Paese esistono lavori che gli italiani schivano. E allora subentrano gli stranieri. Se c’è un vuoto, qualcuno lo riempirà sempre. Nonostante l’alta qualità del welfare italiano le badanti svolgono un ruolo insostituibile nell’assistenza alle famiglie. E non è l’unico mestiere totalmente in mano agli stranieri. Nelle aziende zootecniche i dipendenti sono indiani o pakistani. Sono settori in cui il filtro funziona e chi lavora lo fa secondo le regole. Perché gli italiani dicono no? E’ l’ effetto dell’alto grado di scolarizzazione, ma c’è anche poca voglia di mettersi in gioco nonostante le cifre della disoccupazione. Il lavoro è una attività nobile e chi accetta anche le occupazioni più umili va rispettato. Gli stranieri preoccupano quando, come sta succedendo, arrivano a migliaia da clandestini mentre l’Europa non trova soluzioni.

beppe.boni@ilcarlino.net

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