Bologna, 1 settembre 2015 - Dove finisce il mito e dove inizia la vita? Cinquanta fotografie originali d’epoca, allestite fino al 25 settembre (9-19, tranne sabato e domenica) all’Alliance Française di via De’ Marchi 4 nella mostra Divi e barbari. Attori e fotografi tra Dolce Vita e Costa azzurra, raccontano, tra la prima metà degli anni Cinquanta e la prima metà dei Settanta, la nascita e l’affermarsi di un’estetica dell’immagine moderna fatta di miti e di riti collettivi tra Francia e Italia senza soluzione di continuità (FOTO)
Dalle serate di gala a Cannes, ai divi fuori dal set a Monte Carlo e sulla Costa Azzurra. Dalla Roma della Dolce Vita di Fellini al rapimento di Paul Getty. Una nuova estetica basata su di una fotografia spontanea, frutto di confidenza, appostamenti e a volte scontri diretti, che tocca il tema della privacy e del voyerismo, del privato e del pubblico attraverso la diffusione dei rotocalchi e l’attività di alcune agenzie fotografiche d’assalto. I fotografi da soggetti passivi diventano soggetti attivi ed entrano nel campo della ripresa fotografica. Cade la barriera tra vita e arte arricchendo l’immagine di una nuova grammatica visiva di barbara bellezza.
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