"Disastro all'aeroporto Marconi", ma è un test per i droni

Il mini aereo telecomandato potrebbe diventare un valido strumento in dotazione alla Croce Rossa. Per questo ha stretto un accordo con Enac per la sperimentazione sul campo dei sistemi a pilotaggio remoto (GUARDA IL VIDEO)

La simulazione al Marconi

La simulazione al Marconi

Bologna, 17 settembre 2014 - Alluvioni, terremoti, incidenti aerei, ma anche prevenzione e controllo delle aree a rischio. Il drone, il mini aereo telecomandato che filma e trasmette le immagini in diretta, potrebbe diventare un valido strumento in dotazione alla Croce Rossa per prevenire e intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza.

"È già da qualche anno che stiamo sperimentando i sistemi a pilotaggio remoto (i droni, ndr) – spiega Maurizio Menarini, presidente Provinciale C.R.I. –, perché crediamo che in aree critiche, come può essere un aeroporto, ma anche una zona alluvionata o terremotata, la tecnologia possa essere di aiuto per chi deve gestire i soccorsi". Per poter utilizzare i droni, la Croce Rossa ha stretto un accordo con Enac (Ente nazionale aviazione civile) per la sperimentazione sul campo dei sistemi a pilotaggio remoto, così da verificare i vantaggi che il mini-aereo può dare in caso di emergenza.

Sperimentazione che è terminata il 15 settembre con la messa in scena di un disastro aereo all'aeroporto Marconi. Alle 15.30 di lunedì un aeromobile con a bordo 40 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio si è (in modo fittizio) schiantato contro un terminal in disuso. Il drone, utilizzato durante la simulazione dei soccorsi, ha permesso di verificare la situazione sul luogo dell'incidente, trasmettendo in diretta streaming le immagini filmate. "È la prima volta che si utilizza un drone per una situazione del genere – dice Paolo Sgroppo, direttore operazioni aeroportuali dell'aeroporto –. È stato molto utile perché si è evidenziato come, in uno scenario critico come può essere un incidente aereo, la visualizzazione dall'alto permette di valutare tempestivamente quali decisioni prendere".

La parola, quindi, ora spetta all'Enac, che dovrà valutare se tutti i passaggi richiesti alla Croce Rosse siano stati rispettati. "Con questa sperimentazione abbiamo terminato tutti i test che ci erano stati chiesti – conclude Menarini –. Il brevetto per l'utilizzo dei droni dovrebbe arrivare a giorni. Speriamo di poter essere operativi già da fine settembre".

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