I gadget del Duce non fanno paura alla democrazia

risponde Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino

Bologna, 26 aprile 2016 - Premetto di non essere fascista, ma piuttosto sinistroide,per quel che conta oggi. Ritengo obbrobriosa la proposta di legge del Pd per stoppare la vendita dei gadget fascisti, è sempre la nostra storia, seppur drammatica e non va dimenticata. Marcello Severini Cagli (Pesaro Urbino)

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

I professionisti dell’antifascismo sono sempre in servizio. La proposta dell’onorevole Pd Fiano, per quanto rispettabile, è inutile. Le leggi che puniscono chi ostenta comportamenti politici con relativo possesso di immagini e simboli di quel periodo esistono già. Basta applicarle. Allo stato attuale, come ha scritto su queste pagine Francesco Perfetti e come sosteneva lo storico De Felice, la democrazia è abbastanza matura per non avere paura del folklore fascista. Se passasse la legge Fiano rischierebbero forse guai anche gli organizzatori della mostra storico documentaria di Predappio sulla Battaglia del grano di Mussolini. Non si possono rincorrere atteggiamenti come quelli della presidente della Camera, Boldrini, che voleva cancellare la scritta Dux dal foro italico. Il Parlamento ha altro a cui pensare se vuole risolvere i problemi degli italiani.

beppe.boni@ilcarlino.net

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