Lamborghini e Ducati, accordo anti-Jobs Act

Più tutele per i lavoratori sui licenziamenti

Una fase della produzione alla Ducati

Una fase della produzione alla Ducati

Bologna, 18 marzo 2017 - I lavoratori di Ducati e Lamborghini saranno pienamente tutelati rispetto alle recenti modifiche della legislazione sul lavoro. Questa è la certezza di fondo espressa nel comunicato congiunto delle principali organizzazioni di categoria del settore metalmeccanico, in seguito ai due accordi raggiunti ieri pomeriggio – in Automobili Lamborghini e Ducati Motor – dalle rispettive Rsu, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil Bologna, con le due direzioni aziendali.

L’intesa mette al riparo operai e impiegati di due delle nostre maggiori eccellenze in campo meccanico dagli interventi legislativi previsti dal Jobs Act, in materie delicate come la disciplina di licenziamenti e demansionamenti; e come il controllo a distanza dell’attività dei dipendenti. Nel primo caso, è prevista da oggi l’introduzione di una procedura sindacale di tutela preventiva per tutti i lavoratori, mentre nel secondo ci si è accordati sull’istituzione di momenti di verifica condivisa delle eventuali innovazioni nel campo della strumentazione tecnologica finalizzata al monitoraggio del lavoro.

Alla base dell’esito positivo delle trattative, si legge nella nota dei sindacati, "c’è la cultura della partecipazione negoziata sostenuta dalla contrattazione aziendale", che già aveva consentito la firma degli accordi integrativi del 4 marzo 2015 – a Borgo Panigale – e dell’8 giugno dello stesso anno, a Sant’Agata Bolognese.

"Il Jobs Act per noi resta un corpus normativo iniquo, al netto della bocciatura del referendum da parte della Corte Costituzionale – è stato il commento del segretario regionale della Fiom, Bruno Papignani –. Questi provvedimenti contribuiranno a mitigarne il potenziale dannoso, anche in aziende che, comunque, si sono sempre mostrate più virtuose di altre". "Questo era un impegno serio, che ci eravamo assunti da tempo, visto l’alto livello di contrattazione possibile in questi contesti – ha aggiunto Michele Bulgarelli, che per Fiom ha seguito la vicenda in prima persona –. E nei prossimi giorni, in assemblea, potremo rendere tutti partecipi di un successo davvero condiviso".

L’assoluta rilevanza della giornata, poi, è stata sottolineata anche dal segretario metropolitano della Fim, Marino Mazzini, "soddisfatto che i nostri sforzi abbiano prodotto un altro risultato importante. In un territorio dove il tenore delle concertazioni è da diverso tempo così avanzato, rende il terreno fertile per rapporti buoni fra noi e il management aziendale".

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