BolognaFiere, c'è l'accordo con i sindacati

Un vertenza durata mesi: l'eventuale esodo avverrà su base volontaria e con incentivi. Merola soddisfatto: "Nessuno sarà licenziato"

BolognaFiere, accordo con i sindacati. Foto d'archivio Schicchi

BolognaFiere, accordo con i sindacati. Foto d'archivio Schicchi

Bologna, 6 aprile 2017 - La ripresa della trattativa tra BolognaFiere e i sindacati, con la mediazione del Comune di Bologna, ha portato alla firma di una ipotesi di accordo, dopo più di cinque ore di confronto. L'intesa esclude atti unilaterali dell'azienda nella riorganizzazione del personale, prevede la condivisione di un metodo basato sul confronto, nell'ambito del piano di sviluppo approvato nel dicembre scorso, sui temi del lavoro, del personale e degli appalti.  Per quanto riguarda i lavoratori oggetto di una vertenza durata mesi, le parti hanno concordato che l'eventuale esodo possa avvenire solo su base volontaria e con incentivi. 

Rispetto al testo sul quale si era consumata la rottura che aveva portato allo sciopero del 17 marzo, giorno di apertura di Cosmoprof, sono state accolte alcune richieste dei sindacati, in particolare sulla verifica dei costi complessivi "con l'obiettivo di liberare risorse da destinare allo sviluppo ed efficientamento del quartiere", si legge nel testo dell'intesa. Inoltre, le parti hanno convenuto di "non intraprendere atti unilaterali per tutta la durata del confronto". Il sindaco Virginio Merola è soddisfatto: "A conferma di quanto ho ripetuto in questi mesi, nessun lavoratore sarà licenziato. Il confronto con i rappresentanti dei lavoratori, seppur complesso e faticoso, è la garanzia per un percorso teso alla salvaguardia dei diritti delle persone e degli obiettivi aziendali. Inoltre, è significativo che questo accordo sia stato raggiunto a pochi giorni dalla sottoscrizione dell'aumento di capitale che portato i soci pubblici a essere maggioranza nella compagine sociale di BolognaFiere. Ringrazio il presidente, i dirigenti della Fiera e tutte le sigle sindacali che hanno sottoscritto l'intesa".

"Siamo soddisfatti per questo accordo di lungo respiro e unitario", commenta Carmelo Massari, Uil, che sottolinea gli impegni importanti assunti dall’ente, soprattutto su esodo volontario, appalti e fine dell’unilateralità delle decisioni. "La nostra posizione ha trionfato – esulta Sara Ciurlia di Fisascat-Cisl –, è stato ribadito il principio che solo stando insieme si possono tutelare i lavoratori, e in tal senso il nostro sforzo di ascoltare le posizioni di tutti non è stato vano£.

 "Il fatto che ci sia un impegno a non adottare atti unilaterali esclude che ci possano essere le temute esternalizzazioni. Adesso il confronto può andare avanti", commenta Alessio Festi della segreteria della Cgil, sottolineando la svolta determinata dall'adesione all'aumento di capitale dei soli soci pubblici. "Bisogna creare un confronto sereno e di merito sul piano industriale- aveva detto questo pomeriggio il segretario della Cgil, Maurizio Lunghi- ci sono le condizioni per trovare una soluzione". L'accordo è stato siglato da Cgil, Cisl, Uil, Sgb, Usb e consiglio d'azienda.

 

 

 

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