L'Emilia-Romagna cerca nuove opportunità di business negli Stati Uniti

I risultati della missione istituzionale a New York. Bonaccini: "Puntiamo su manifattura, cultura e innovazione"

New York

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Bologna, 17 febbraio 2017 - L’Emilia-Romagna sbarca in America, «con manifattura, cultura e innovazione – parola del governatore Stefano Bonaccini - al centro di un nuovo modello di promozione e sviluppo».

I risultati della missione istituzionale a New York dei vertici della Regione sono stati illustrati questa mattina e promettono di approfondire i legami del nostro territorio con gli Stati Uniti, nella Grande Mela come a San Francisco. «Siamo stati l’unica amministrazione regionale presente al forum ‘Italy meets the United States of America’ – ha dichiarato l’assessore a Formazione, lavoro e università Patrizio Bianchi – accompagnati da alcune imprese d’eccellenza che operano nei più diversi settori, dall’automotive ai big data e dal farmaceutico all’alimentare».

La giornata è servita a presentare il modello industriale emiliano-romagnolo agli investitori d’Oltreoceano, in un mercato che per le nostre aziende vale 6 miliardi di euro all’anno, pari al 10% dell’export regionale, oltre che a consolidare un già noto rapporto con Ibm. «Siamo stati lieti di ospitare la delegazione nel nostro centro di ricerca vicino a New York – ha spiegato il responsabile ricerca per l’Italia del colosso informatico Fabrizio Renzi – perché questo genere di occasioni ci aiuterà ad attrarre nuovi investimenti dal nostro Paese».

L’altro fronte in gioco, oltre all’industria tradizionale, è quello delle startup, che vede l’Emilia-Romagna, nelle parole dell’assessore alle Attività produttive Palma Costi, «al secondo posto in Italia per numero assoluto ma al primo per il rapporto fra abitanti e imprese di nuova generazione».

Proprio a questi soggetti si rivolge il presidio di supporto alle Pmi e ai nuovi imprenditori realizzato dalla Regione, attraverso Aster, in Silicon Valley. In questo contesto un numero selezionato di nostre startup potrà ampliare la sua rete di contatti con potenziali investitori in modo gratuito, per un periodo di un mese, nella patria della rivoluzione digitale.

La visita, infine, è servita a promuovere, all’istituto newyorkese di cultura italiana, il Festival Verdi 2017.

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