Fiera di Bologna, Calzolari presidente

Ora il nuovo Cda ha preso pieni poteri

Gianpiero Calzolari (foto Schicchi)

Gianpiero Calzolari (foto Schicchi)

Bologna, 27 luglio 2017 - Con Gianpiero Calzolari presidente e Giada Grandi vice, il nuovo cda di BolognaFiere ha preso pieni poteri stamattina. Un'incontro di presentazioni e di cortesia, che ha visto la partecipazione di buon mattino di tutti e nove i consiglieri designati dai soci nell'assemblea del 24 luglio: Gianpiero Calzolari (mondo cooperativo), Giada Grandi (Camera di Commercio), Marco Palmieri (ad di Piquadro, in quota Confindustria Emilia), Gianfranco Ragonesi (Fondazione Carisbo, Confartigianato Emilia Romagna, Assimprese) e, per ciò che riguarda la maggioranza pubblica, Susanna Zucchelli e Cinzia Barbieri (direttore Cna) per il Comune, Gigliola Schwarz per la Città metropolitana e l'ex ministro per l'attuazione del programma con Romano Prodi, Giulio Santagata, in quota Regione.

Consiglieri sorridenti all'uscita: le polemiche dei giorni scorsi, assicurano tutti, sono rimaste da parte. "Quelle sono cose che riguardano i soci - ha spiegato Santagata -, e in Cda non entrano. Così perlomeno mi auguro". Silenziosa sia all'ingresso che in uscita Gigliola Schwarz, al centro degli scontri per la sua nomina, avvenuta da parte del sindaco Virginio Merola, osteggiata dalle opposizioni e da parte del Pd perché Schwarz è sposata con il capogruppo Pd proprio in Comune, Claudio Mazzanti

Il patron della Granarolo si è presentato alla stampa nel pomeriggio, mettendo subito in chiaro i punti su cui l'expo dovrà puntare. "A settembre dovremo discutere del piano industriale, della questione del restyling di due nostri edifici e avviare una proposta per una nuova capitalizzazione, ci sarà bisogno di nuove risorse".

"Ho messo come condizione che fosse certa la natura privatistica della Fiera - chiarisce subito il neopresidente - in passato ho già fatto l'amministratore pubblico e non voglio tornare a farlo ora". Poi le garanzie sui 123 esuberi di dipendenti part time, per i quali un anno fa furono aperte le procedure di licenziamento (a ottobre si aprirà il tavolo di discussione): "Non c'è nessuna procedura di mobilità in atto - precisa Calzolari - in questa città ci sono relazioni industriali molto evolute, se ci sono dei problemi si deve individuare una soluzione, che non si trova mai in modo unilaterale. C'è un tavolo che rimane aperto, c'è una proposta di procedura volontaria e i lavoratori devono sentirsi tranquilli".

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