Fondazione Carisbo, Merola su Sibani: "Bene che resti, ora ricambio generazionale"

Il sindaco aveva invitato il presidente di Casa Saraceni a ritirare le dimissioni. "Ora c'è un anno di tempo per pensare al rinnovamento"

Leone Sibani, 80 anni appena compiuti, presidente di Fondazione Carisbo (FotoSchicchi)

Leone Sibani, 80 anni appena compiuti, presidente di Fondazione Carisbo (FotoSchicchi)

Bologna, 22 aprile 2017 - “Ha fatto bene Leone Sibani a ritirare le sue dimissioni da presidente della Fondazione Carisbo. Ora c’è un anno di tempo per pensare al ricambio generazionale. Doverci pensare ora, invece, ci avrebbe fatto passare dai settantenni ai novantenni”. Non usa giri di parole il sindaco, Virginio Merola, per commentare gli ultimi avvenimenti in Casa Saraceni. Il suo punto di vista, già ribadito molte volte in passato, è così tornato forte e chiaro in occasione di questo ulteriore passaggio, dettato dalle dimissioni irrevocabili prima annunciate e poi ritirate da Sibani.

“Calma e gesso – ha sottolineato il primo cittadino stamattina a margine dell’incontro con Andrea Orlando –. Ora c’è tempo per ragionare bene sul rinnovamento”, consapevoli che “bisogna uscire da una certa autoreferenzialità”. A Sibani lo stesso Merola aveva chiesto un passo indietro, all’indomani della notizia delle sue dimissioni dettate da una fuga di notizie su una scelta di maggiore collegialità all’interno del Cda: molti compiti, in pratica – dai rapporti con Carisbo e con le altre fondazioni alla gestione del patrimonio immobiliare – per prassi non assegnati, quindi in mano al presidente, sono stati affidati ad altri consiglieri.

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