Il commercialista risponde: detrazione di imposta per lavori di ristrutturazione

Domanda: Ho intenzione di eseguire lavori di ristrutturazione su un immobile destinato a diventare la mia abitazione principale e vorrei sapere se sono previste detrazioni d’imposta relative alla richiesta di un mutuo ipotecario, così come avviene per i finanziamenti concessi per l’acquisto dell’abitazione principale.

Ordine Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bologna

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In caso di mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale è possibile beneficiare di una detrazione Irpef pari al 19% degli interessi passivi e dei relativi oneri accessori corrisposti nell’esercizio, per un importo massimo di € 2.582,28 su base annua. Si precisa che in caso di contitolarità del contratto di mutuo, tale limite si riferisce all’ammontare complessivo degli interessi detraibili. Per poter beneficiare della detrazione, il contratto di mutuo deve essere stipulato dal soggetto che avrà il possesso dell’unità immobiliare a titolo di proprietà o altro diritto reale in un arco temporale ben definito, che decorre dai sei mesi antecedenti l’inizio dei lavori fino al termine massimo dei diciotto mesi successivi. L’immobile inoltre dovrà essere adibito ad abitazione principale entro sei mesi dal termine dei lavori. Sono detraibili i soli interessi passivi connessi all’effettivo costo sostenuto dal contribuente per la ristrutturazione dell’immobile; pertanto la detrazione non spetta sugli interessi passivi che si riferiscono alla parte di mutuo eccedente l’ammontare delle spese di ristrutturazione documentate (quindi se al termine dei lavori l’importo degli interessi passivi complessivamente detratti risulta essere superiore al limite massimo consentito, l’eccedenza sarà ripresa a tassazione). Risulta pertanto fondamentale, ai fini della detrazione, conservare tutti i documenti relativi all’effettivo sostenimento delle spese (tutte le fatture dei lavori eseguiti), il contratto di mutuo dal quale risulti che lo stesso è stato stipulato per l’esecuzione di interventi di ristrutturazione sull’abitazione principale e le quietanze di pagamento relative alle rate corrisposte nell’esercizio, nonché tutte le abilitazioni amministrative richieste dalla legislazione. Si evidenzia infine che sui lavori di ristrutturazione in oggetto il contribuente potrà beneficiare anche delle detrazioni Irpef del 50% delle spese sostenute, in quanto le due agevolazioni sono cumulabili.

 

A cura della Commissione di Studio “Imposte dirette” dell’ODCEC di Bologna.

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