Ima fa il pieno di ricavi e profitti

Super dividendo per gli azionisti. Utile del Gruppo a +33,8 per cento. La cedola sale a 1,60 euro

Alberto Vacchi, presidente di Ima (foto Serra)

Alberto Vacchi, presidente di Ima (foto Serra)

Bologna, 15 marzo 2017 - «L'esercizio dello scorso anno ha visto un incremento di utili e ricavi che ci soddisfa molto e, considerata la consistenza del nostro portafoglio ordini, possiamo guardare con fiducia anche al 2017». Il presidente di Ima, Alberto Vacchi, si è espresso così, ieri, dopo l’approvazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 da parte del Consiglio d’amministrazione del gruppo industriale con sede a Ozzano nell’Emilia. Ima, infatti, nel 2017 punta a ricavi superiori a 1,4 miliardi di euro e un margine operativo lordo a circa 205 milioni.

Il Cda dell’azienda bolognese, leader mondiale nel settore del packaging, ha inoltre esaminato il progetto di bilancio di esercizio relativo all’anno trascorso, prima di sottoporlo il 21 aprile all’Assemblea degli azionisti, ai quali proporrà un dividendo di 1,60 euro per azione, 20 centesimi in più rispetto all’annata precedente. «Questa possibilità è frutto di investimenti ordinari e strategici che hanno accresciuto il nostro valore e – sempre nelle parole di Vacchi - rappresenta un modo per premiare chi ha dimostrato fiducia nel nostro percorso di crescita».

IL 2016 del Gruppo Ima, del resto, si è chiuso con risultati positivi secondo ogni indicatore economico. Sono infatti aumentati del 18,1%, in primo luogo, i ricavi, passati da 1.109,5 milioni di euro a 1.310,8 milioni e legati, per una quota superiore all’86%, alle esportazioni, con buone prestazioni soprattutto in Cina e Medio Oriente. Il margine operativo lordo ante oneri non ricorrenti, invece, ha toccato quota 185,1 milioni (+17,5% sull’anno precedente), mentre il margine operativo lordo è salito a 179,2 milioni, facendo registrare un +21% rispetto ai 148 milioni al 31 dicembre 2015.

Sul fronte degli utili, poi, la crescita si è rivelata ancora maggiore, con l’utile operativo passato, in un anno, da 115,6 a 141,3 milioni (+22,2%), l’utile dell’esercizio aumentato da 77,8 a 101,4 milioni (+30,3%) e l’utile del Gruppo che, dai 69,9 milioni del 2015, si è attestato a 93,5 milioni (+33,8%). Risulta incoraggiante anche il portafoglio ordini consolidato, che fa ben sperare per il futuro, forte di un +17.9% che vale la cifra di 766,2 milioni di euro, mentre è sensibilmente calato l’indebitamento finanziario netto, passato su base annuale da 163,1 a 99,9 milioni.

Ima spa, dal canto suo, ha contribuito al buon andamento generale e ha chiuso il 2016 con ricavi netti cresciuti da 541,9 a 591,7 milioni e debiti finanziari in calo, da 217,8 a 130,4 milioni. L’utile operativo della capogruppo, infine, è aumentato da 61 a 68,7 milioni, mentre l’utile d’esercizio da 67,1 a 72,3.

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